Teocrito
../Ora gioconda
../L'aratura
IncludiIntestazione
31 ottobre 2023
100%
Da definire
<dc:title> Traduzioni e riduzioni </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Giovanni Pascoli</dc:creator>
<dc:date>1913</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation>Indice:Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu</dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Traduzioni_e_riduzioni/Miscellanea/Il_Canto_di_Lytierse&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20231031114651</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Traduzioni_e_riduzioni/Miscellanea/Il_Canto_di_Lytierse&oldid=-
20231031114651
Traduzioni e riduzioni Giovanni Pascoli1913Pascoli - Traduzioni e riduzioni, 1923.djvu
[p. 107 modifica]
il canto di lytierse
Cerere fertile, ricca di spighe, oh! fa che le porche
tornino bene a la falce e che rendano più che si possa.
Forte legate le manne, o legatori, non passi
uno che dica: — I me’ soldi! che uomini in legno di fico! —
Stia da la parte del taglio ver tramontana la bica,
ed a ponente vi guardi: così vi s’ingrossa la rappa.
Tempo di battere il grano, non fatelo il sonno a meriggio:
quella è l’ora che più da le spighe si stacca la paglia.
Ora di mietere quando la cappellaccia si desta:
quando la dorme, non più: con un pisolo l’ore de l’afa.
Vive, la rana, da re, quei giovani! Cerca dimolto
lei, chi mesca da bere. Ce n’ha che le giunge a la gola!
Léssale, tu fattore del fistolo, meglio le lenti:
non tagliarti le mani, segando un chicco in du’ pezzi.