Trattato del Trianon/Parte II

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Parte II: Frontiere dell'Ungheria

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Parte I Parte III

Art. 27

Le frontiere dell'Ungheria saranno determinate come segue (vedasi la carta allegata)

1. Con l'Austria:

Da un punto da scegliere circa un chilometro ad ovest di Antonienhof (est di Kittsee), comune alle tre frontiere dell'Ungheria, dell'Austria e della Ceco-Slovacchia, verso sud fino alla quota 115, circa 8 chilometri a sud-ovest di Saint-Johann:

una linea da determinare sul terreno, che lasci interamente in territorio ungherese la ferrovia Karlburg-Csorna, passando ad ovest di Kr. Jahrndorf e di Wust-Sommerein, e ad est di Kittsee, D. Jahrndorf, Nickelsdorf e Andau;

quindi verso ovest, fino a un punto da scegliere sulla sponda meridionale del lago di Neusiedler, fra Holling e Hidegseg:

una linea da determinare sul terreno, che passi a sud di Pamhagen, lasciando in Ungheria tutto il canale di Einser e la ferrovia secondaria che si dirige a nord-ovest, partendo dalla stazione di Mexiko, traversi il lago di Neustedler, e passi a sud dell'isola sulla quale si trova la quota 117;

quindi verso sud, fino alla quota 265 (Kamenje), circa due chilometri a sud-est di Nikitsch:

una linea da determinare sul terreno, che passi ad est di Zinkendorf e di Nikitsch e ad ovest di Nemet Pereszteg e Kovesd;

quindi verso sud-ovest, fino alla quota 883 (Trott Ko), circa 9 chilometri a sud-ovest di Koszeg:

una linea da determinare sul terreno, che passi a sud-est di Locsmand, Olmod e Lieing, a nord-ovest di Koszeg e della strada che va di qui a Salamonfa;

quindi verso sud, fino alla quota 234, circa 7 chilometri a nord-nord-est di Pinkamindszent:

una linea da determinare sul terreno, che passi ad est di Rohoncz e Nagynarda, ad ovest di Butsching e Dozmat, poi per le quote 273, 260 e 241;

quindi in direzione generale sud-ovest, fino alla quota 353, circa 6 chilometri a nord-nord-est di Szt Gotthard:

una linea da determinare sul terreno, che passi fra Nagysaroslak e Pinkamindszend, a sud dei villaggi di Karacsfa, Nemetbukkos e Zsamand, poi per la quota 323 (Hochkogel);

quindi verso sud-ovest, fino a un punto da determinare sullo spartiacque fra i bacini de Raba Raab) e del Mur, circa due chilometri ad est di Toka, punto comune alle tre frontiere dell'Austria, dell'Ungheria e dello Stato serbo-croato-sloveno;

una linea da determinare sul terreno, che passi ad est dei villaggi di Rabakeresztur, Nemetlak e Nagyfalva, ad ovest della strada Radkersburg-Szt Gotthard, e per la quota 353 (Janke B).

2. Con lo Stato serbo-croato-sloveno.

Dal punto predetto, verso est, fino alla quota 313, circa 10 chilometri a sud di Szt Gotthard:

una linea da determinare sul terreno, che segua, in generale, la linea che separa i bacini del Raba, a nord, e del Mur a sud. quindi verso sud, fino alla quota 295, circa 16 chilometri a nord-est di Muraszombat:

una linea da determinare sul terreno, che passi ad est di Nagydolany, Orihodos colla sua stazione ferroviaria, Kapornak, Domonkosfa e Kisszerdahely, a ovest di Kotormany e di Szemorocz, e per le quote 319 et 291;

quindi verso sud-est, fino alla quota 209, circa 3 chilometri ad ovest di Nemesnep;

una linea da determinare sul terreno, che segua, in generale, la linea che separa i bacini del Nemesnepi a nord e del Kebele a sud;

quindi verso sud-sud-est, fino a un punto da sciegliere sulla Lendva, a sud della quota 265:

una linea da determinare sul terreno, che passi ad est di Kebeleszentmarton, Zsitkocz, Gonterhaza, Hidveg, Csente, Pincze, e ad ovest di Lendva-Jakabfa, Bodehaza, Gaborjanhaza, Dedes, Lendva-Ujfalu;

quindi verso sud-est:

il corso della Lendva, a valle;

poi il corso del Mur, a valle;

quindi, fino al suo incontro con l'antico confine fra l'Ungheria e la Croazia-Slavonia, circa 1500 metri a monte del ponte della ferrovia da Gyekenyes a Koproncza:

il corso della Drava, a valle;

quindi verso sud-est, fino a un punto da scegliere, circa 9 chilometri ad est di Miholjacdolnji:

l'antico confine amministrativo fra l'Ungheria e la Croazia-Slivonia, modificato in guisa da lasciare la ferrovia Gyekenyes-Bares, insieme con la stazione di Gola, interamente in territorio ungherese;

quindi verso est, fino alla quota 93, circa 3 chilometri a sud-ovest di Baranyavar:

una linea da determinare sul terreno, che passi a nord di Torjancz, Locs e Benge, e a sud di Kassad, Beremend con la sua stazione ferroviaria, e Illocska;

quindi verso nord-est, fino a un punto del corso del Danubio da scegliere sul terreno, circa 8 chilometri a nord della quota 169 (Kiskoszeg):

una linea da determinare sul terreno, che passi ad ovest di Baranyava, Foherczeglak (lasciando allo Stato serbo-croato-sloveno la ferrovia che collega questi due paesi al crocevia immediato, a nord di Baranyavar), e Dalyok, ad est di Ivan-Darda, Sarok, Ulvar e Izabellafold con la sua ferrovia;

quindi, verso est-nord-est, fino a un punto del corso del Kigyos, circa 3 chilometri ad est-sud-est della stazione di Bacsmadaras;

una linea da determinare sul terreno che passi fra Herczegszanto e Bereg, poi segua in massima il corso del Kigyos, ma girando a nord di Rigycza;

quindi, verso est-nord-est, fino a un punto da sceglere, del braccio morto della Tisza (Theiss) circa 5,500 metri ad est-nord-est della stazione di Horgos:

una linea da determinare sul terreno, che passi a sud di Kun-Baja, tagli la ferrovia Szabadka-Bacsalmas, circa 1500 metri ad est della stazione di Csikeria e la ferrovia Szabadka-Kiskuahalas, circa 3 chilometri a sud della stazione di Kelebia, passando a nord di Horgos e della sua stazione, e a sud di Roszke-Szentmihalyteleh;

quindi verso sud-est, fino alla Tisza:

la linea mediana del braccio morto;

quindi a monte, per circa 5 chilometri, fino a un punto da scegliere sul terreno:

il corso della Tisza;

quindi, in direzione generale vesso est, fino a un punto da scegliere sul terreno, circa 4 chilometri a sud-est della stazione di Kiszombor, approssimativamente ad est-sud-est della quota 84 e a sud-sud-ovest della quota 83, punto comune alle tre frontiere della Romania, dell'Ungheria e dello stato serbo-croato-sloveno:

una linea da determinare sul terreno, che passi tra Gyala e Oszentivan, e tra Obeb e Kubekhaza.

3. Con la Romania.

Dal punto predetto, verso est-nord-est, fino a un punto da scegliere sul Maros, circa 3500 metri a monte del ponte della ferrovia tra Mako e Szeged:

una linea da determinare sul terreno;

quindi verso sud-est, poi verso nord-est, fino a un punto da scegliere, circa un chilometro a sud della stazione di Nagylak:

il corso del Maros, a monte;

qundi verso nord-est, fino al saliente che fa il confine amministrativo fra i comitati Csanad e Arad, a nord-nord-est di Nemetpereg:

una linea, da determinare sul terreno, che passi fra Nagylak e la sua stazione ferroviaria;

quindi verso est-nord-est, fino a un punto da scegliere sul terreno fra Battonya e Tornya:

il confine amministrativo, passando a nord di Nemetpereg e di Kispereg;

quindi, fino alla quota 123, situata circa 1,200 metri al est di Magosliget, punto comune alle tre frontiere della Romania, della Ceco-Slovacchia (territorio ruteno) e dell'Ungheria:

una linea, da delerminare sul terreno, che passi ad ovest di Nagyvarjas, Kisvarjas, e Nagyratos;

ad est di Dombegyhaz, Kevermes ed Elek;

ad ovest di Ottlaka, Nagy-Pel, Gyula-Varsand, Ant ed Hlyc;

ad est di Gyula-Vari, Gyula e Kotegyan;

tagli la ferrovia Nagyszalonta-Gyula, circa 12 chilometri da Nagyszalonta;

e tra le due biforcazioni formate dall'incrocio di questa ferrovia con la Szeghalom-Erdogyarak;

passi ad est di Mehkerek, ad ovest di Nagyszalonta e Marczihaza, ad est di Geszt, ed ovest di Atyas, Olah-Szt-Miklos e Rojt, ad est di Ugra e Harsany, ad est di Korosszeg e Koros-Tarjan, ad est di Szakal e Berek-Boszormeny, ad ovest di Bors, ad est di Artand, ad ovest di Nagy-Szanto, ad est di Nagy-Kereki, ad ovest di Pelbarthida e Bihardioszeg, ad est di Kis-Marja, ad ovest di Csokaly, ad est di Nagyleta e Almosd, ad ovest di Er-Selind, ad est di Bagamer, ad ovest di Er-Kenez ed Ermihalyfalva, ad est di Szt-Gyorgy-Abrany e Peneszlek, ad ovest di Szanizlo, Bere-Csomokoz, Feny, Casanolos, Borvely e Domahlda, ad est di Vallaj, ad ovest di Csenger-Ragos e Ovari, ad est di Csenger-Ujfalu, ad ovest di Dara, ad est di Csenger e Komlod-Totfalu, ad ovest di Pete, ad est di Nagy-Gecz, ad ovest di Szaraz-Bereck, ad est di Mehtelek, Garbolcz e Nagy-Hodos, ad ovest di Fertos-Almas, ad est di Kis-Hodos, ad ovest di Nagy-Palad, ad est di Kis-Palad e di Magosliget:

4. Con lo Stato ceco-slovacco.

Dalla quota 123 sopra descritta, verso nord-ovest, fino a un punto da scegliere sul corso del Batar, circa 1.200 metri ad est di Magosliget:

una linea da determinare sul terreno;

quindi, a valle, il corso di questo fiume, poi quello della Tisza, a valle, fino a un punto da scegliere sul terreno, passato Badalo, presso questo villaggio;

quindi, verso nord-nord-ovest, fino a un punto da scegliere sul terreno a nord-est di Darocz:

una linea da determinare sul terreno, in modo da lasciare in territorio ruteno dello Stato ceco-slovacco:

Badalo, Csoma, Macsola, Asztely, Deda, e in territorio ungherese Bereg-Surany e Darocz;

quindi, verso nord-ovest fino alla confluenza del Fekete Viz con la Csaronda:

una linea da determinare sul terreno, che passi per la quota 179, lasciando in territorio ruteno Mezőkaszony, Lonyay Tn., Degenfeld Tn., Hetyen, Horvathi Tn. Komjathy Tn, e in territorio ungherese Kerek Gorond Tn., Berki Tn. e Barabas;

quindi a valle, il corso della Csaronda fino a un punto da scegliere sul terreno, a monte del confine amministrativo fra e provincie di Szabolcs e Bereg;

quindi, verso ovest, fino al corso della Tisza nel punto in cui il confine amministrativo predetto, venendo dalla riva destra, lo attraversa:

una linea da determinare sul terreno;

quindi, a valle, fino a un punto da scegliere sul terreno, ad est-sud-est di Tarkany:

il corso della Tisza;

quindi, in direzione generale verso ovest, fino a un punto del corso del Ronyva, situato circa 3.700 metri a nord del ponte, fra la città e la stazione di Satoralja-Ujhely:

una linea da determinare sul terreno, in modo da lasciare alla Ceco-Slovacchia:

Tarkany, Perbenvik, Oros, Kis-Kovesd, Bodrog-Szerdahely, Bodrog-Szog e Borst, e all'Ungheria:

Damoc, Laca, Rozvagy, Pacin, Karos, e Felso-Berecki;

che traversi il Bodrog, tagliando il triangolo formato dalle linee ferroviarie a sud-est di Satoralja-Ujhely, passando ad est di questa città, in guisa da lasciare in territorio ceco-slovacco tutta la ferrovia Kassa-Csap;

quindi, a monte, fino a un punto presso la quota 125, circa 1.500 metri a sud di Alsomihalyi:

il corso del Ronyva;

quindi, verso nord-ovest, fino a un punto sull'Hernad, di fronte alla quota 167, sulla riva destra, a sud-ovest di Abaujnadasd:

una linea da determinare sul terreno, che segua, in generale, lo spartiacque tra i bacini del Ronyva ad est e del Bozsva ad ovest, passando circa due chilometri ad est di Pusztafalu, piegando alla quota 896 verso sud-ovest, attraversando la strada Kassa-Satoralja alla quota 424 e passando a sud di Abaujnadasd;

quindi, a valle, fino a un punto, da scegliere sul terreno, circa 1.500 metri a sud-ovest di Abaujvar:

il corso dell'Hernad;

quindi, verso ovest fino alla quota 330, circa 1.500 metri a sud-sud-ovest di Pereny:

una linea da determinare sul terreno, in modo da lasciare alla Ceco-Slovacchia i villaggi di Miglecznemeti e Pereny, e all'Ungheria il villaggio di Tornyosnemeti;

quindi, verso ovest, fino alla quota 291, circa 3.500 metri a sud-est di Janok:

lo spartiacque tra i bacini del Bodva a nord e del Rakacza a sud, lasciando in territorio ungherese la strada sulla cresta a sud-est di Buzila;

quindi, verso ovest-nord-ovest fino alla quota 431, circa 3 chilometri a sud-ovest di Torna:

una linea da determinare sul terreno, in modo da lasciare alla Ceco-Slovacchia Janok, Tornahorvati e Bodvavendegi, e all'Ungheria Tornaszentjakab e Hidvegardo;

quindi, verso sud-ovest, fino alla quota 365, circa 12 chilometri a sud-sud-est di Pelsocz:

una linea da determinare sul terreno, che passi per le quote 601, 381 (sulla strada Rozsnyo-Edeleny), 557 e 502;

quindi, verso sud-sud-ovest, fino alla quota 305, circa 7 chilometri a nord-ovest di Putnok:

lo spartiacque tra i bacini del Sajo, ad ovest, del Kelemeri e del Szuha ad est;

quindi, verso sud-sud-ovest, fino alla quota 278, a sud della confluenza del Sajo con la Rima:

una linea da determinare sul terreno, in modo da lasciare la stazione di Banreve all'Ungheria, e permettere la costruzione, all'occorrenza, in territorio ceco-slovacco, di un raccordo fra le due linee di Pelsocz e Losoncz;

quindi, verso sud-ovest, fino alla quota 185, circa 10 chilometri ad est-nord-est di Salgotarian:

una linea da determinare sul terreno, che segua, in generale, lo spartiacque tra i bacini del Rima a nord, del Hangony e del Tarna a sud;

quindi, verso ovest-nord-ovest, fino alla quota 727:

una linea da determinare sul terreno, in modo da lasciare all'Ungheria i villaggi e le miniere di Salgo e di Zagyva-Rona passando a sud della stazione di Somos-Uifalu;

quindi, verso nord-ovest, fino alla quota 391, circa 7 chilometri ad est di Litke:

una linea che segua, in generale, la cresta che limita a nord-est il bacino del Dobroda, passando per la quota 446;

quindi, verso nord-ovest, fino ad un punto del corso dell'Eipel (Ipoly), da scegliere sul terreno, circa 1,500 metri a nord-est di Tarnocz:

una linea da determinare sul terreno, che passi per la quota 312 e fra Tarnocz e Kalonda;

quindi, verso sud-ovest fino a un punto da scegliere sul gomito dell'Eipel, circa un chilometro a sud di Tesmag:

il corso dell'Eipel, a valle;

quindi, verso ovest, fino a un punto da scegliere sul corso dell'Eipel, circa un chilometro ad ovest di Tesa:

una linea da determinare sul terreno, che passi a sud della stazione di Ipolysag, e lasci interamente in territorio ceco-slovacco la ferrovia da Ipolysag a Csata e la biforcazione verso Korpona (Karpfen), lasciando all'Ungheria Bernecze e Tesa;

quindi verso sud, fino alla sua confluenza col Danubio:

il corso dell'Epiel a valle;

quindi, a monte, fino a un punto da stabilire, circa due chilometri ad est di Antonicnhof (est di Kittsee):

il corso principale di navigazione del Danubio;

quindi, verso ovest, fino a un punto da stabilire, circa un chilometro ad ovest di Aatonienhof (est di Kittsee) punto comune alle tre frontiere dell'Austria, dell'Ungheria e della Ceco-Slovacchia:

una linea da determinare sul terreno.

Art. 28

Le frontiere descritte nel presente trattato sono tracciate, nelle parti già stabilite, sulla carta a 1/1.000.000, allegata al trattato medesimo. In caso di divergenza fra il testo e la carta, il testo farà fede.

Art. 29

Queste frontiere saranno tracciate sul terreno da Commissioni di delimitazione, la composizione delle quali è stabilita in questo trattato, o sarà stabilita in un trattato ulteriore fra le principali Potenze alleate e associate, e gli Stati interessati o uno di essi.

Esse avranno ampia autorità, non solo per la determinazione dei tratti di frontiera definiti come «linee da determinare sul terreno», ma anche, se uno degli Stati interessati ne fa domanda e se la Commissione lo riconosce opportuno, per la revisione dei tratti definiti da confini amministrativi, salvo per le frontiere internazionali esistenti in agosto 1914, per le quali il compito delle Commissioni si limiterà al riconoscimento dei pali e dei termini. Esse cercheranno, in questi due casi, di seguire nel modo più approssimativo le definizioni date dai trattati, tenendo conto, per quanto è possibile, dei confini amministrativi e degli interessi economici locali.

Le decisioni delle Commissioni saranno prese a maggioranza, e saranno obbligatorie per le Parti interessate. Le spese delle Commissioni saranno a carico, a parti eguali, dei due Stati interessati.

Art. 30

Per quanto concerne le frontiere determinate da un corso di acqua, i termini «corso» o «canale», usati nelle descrizioni del presente trattato, significano, trattandosi di fiumi non navigabili, la linea mediana del corso d'acqua o del suo braccio principale; nel caso di fiumi navigabili, la linea mediana del canale di navigazione principale. Tuttavia spetterà alle Commissioni di delimitazione previste dal presente trattato di precisare se la linea di frontiera seguirà, negli eventuali spostamenti, il corso o il canale così definito, o se sarà determinata in maniera definitiva dalla posizione del corso o del canale, al momento dell'entrata in vigore del presente trattato.

Art. 31

Gli Stati interessati s'impegnano a fornire alle Commissioni tutti i documenti necessari ai loro lavori: specialmente le copie autentiche dei processi verbali di delimitazione delle frontiere attuali od antiche, tutte le carte esistenti, a grande scala, i dati geodetici, le levate eseguite e non ancora pubblicate, le informazioni, sugli spostamenti dei corsi d'acqua assunti come frontiere.

Essi si impegnano inoltre a ordinare alle autorità locali e a comunicare alle Commissioni qualsiasi documento, in specie piante, atti catastali, libri fondiari, e di fornire loro, a richiesta, qualsiasi informazione necessaria sulla proprietà, sulle correnti economiche ed altro.

Art. 32

Gli Stati interessati si impegnano a provvedere, direttamente o per il tramite delle autorità locali, per tutto quanto concerne il trasporto, l'alloggio, la mano d'opera, i materiali (pali, termini) necessari alle Commissioni di delimitazione per il compimento della loro missione.

Art. 33

Gli stati interessati si impegnano a far rispettare i riferimenti trigonometrici, segnali, pali e termini di frontiera, posti dalla Commissione.

Art. 34

I termini saranno posti in vista l'uno dell'altro; saranno numerati, e la loro posizione e il loro numero saranno riportati sopra un documento cartografico.

Art. 35

I processi-verbali definitivi di delimitazione, le carte e i documenti annessi saranno redatti in triplice originale: due dei quali saranno trasmessi ai Governi degli Stati limitrofi, e il terzo al Governo della Repubblica francese, che ne curerà le spedizione in copia autentica alle Potenze firmatarie del presente trattato.