Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/694. Del colore delle ombre, e quanto si oscurano
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/696. Quel che fan le ombre co' lumi ne' paragoni
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1 giugno 2008
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Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator><dc:date>XVI secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation></dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/695._De%27_colori_de%27_lumi_illuminatori_de%27_corpi_ombrosi&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20110421122955</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Trattato_della_Pittura_(da_Vinci)/Parte_quinta_-_Dell%27ombra_e_lume,_e_della_prospettiva/695._De%27_colori_de%27_lumi_illuminatori_de%27_corpi_ombrosi&oldid=-20110421122955
Il corpo ombroso posto infra propinque pareti in luogo tenebroso, il quale da un lato sia illuminato da un minimo lume di candela, e dall’opposita sua parte sia illuminato da un minimo spiracolo di aria, se sarà bianco, allora tal corpo si dimostrerà da un lato giallo e dall’altro azzurro, stando l’occhio in luogo illuminato dall’aria.