Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva713. Infra i corpi di eguale grandezza, quello che da maggior lume sarà illuminato avrà la sua ombra di minore lunghezza
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/712. Qual è quel corpo ombroso che non cresce né diminuisce le sue parti ombrose o luminose per nessuna distanza o vicinità dal corpo che lo illumina
Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Dell'ombra e lume, e della prospettiva/714. Quei corpi sparsi situati in abitazione illuminata da una sola finestra faranno l'ombra derivativa piú o meno breve, secondo che sarà piú o meno a riscontro di
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1 giugno 2008
75%
Pittura
<dc:title> Trattato della Pittura </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Leonardo da Vinci</dc:creator>
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Quei corpi che saranno piú propinqui o remoti dal loro lume originale, faranno piú o meno breve la loro ombra derivativa.
Nello sperimentare s’afferma la sopradetta proposizione, per cagione che il corpo mn è abbracciato da piú parte di lume che il corpo pq, come di sopra si dimostra. Diciamo che vcabdx sia il cielo che fa il lume originale; che st sia una finestra dond’entrino le specie luminose, e cosí m n p q sieno i corpi ombrosi contrapposti a detto lume; mn sarà di minore ombra derivativa, perché la sua ombra originale sarà poca, ed il lume derivativo sarà grande, perché ancora sarà grande il lume originale cd; pq avrà piú ombra derivativa, perché la sua ombra originale sarà maggiore; il lume suo derivativo sarà minore che quello del corpo mn, perché quella parte dell’emisfero ab, che lo illumina, è minore che l’emisfero cd, illuminatore del corpo mn.