Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/809. Dell'imitazione de' colori in qualunque distanza

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Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti
809. Dell'imitazione de' colori in qualunque distanza

Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/808. Precetto delle ombre Trattato della Pittura (da Vinci)/Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti/810. Del lume riflesso IncludiIntestazione 1 giugno 2008 75% Pittura

Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 808. Precetto delle ombre Parte quinta - Delle ombrosità e chiarezze de' monti - 810. Del lume riflesso

Quando tu vuoi contraffare un colore, abbi rispetto che, stando tu nel sito ombroso, in quello tu non voglia imitare il sito luminoso, perché inganneresti con tale imitazione te medesimo. Quello che hai da fare in tal caso a voler adoperare con certezza come si conviene alle matematiche dimostrazioni, è che per tutti i colori che tu hai da imitare paragoni l’imitante coll’imitato a un medesimo lume e che il tuo colore sia conterminale alla linea visuale del color naturale.

Diciamo che tu voglia imitare la montagna nella parte ch’è veduta dal sole. Metti i tuoi colori al sole, e alla veduta di quello fa la tua mistione di colori imitabili, e paragona al medesimo lume solare, tenendo il tuo colore scontrato col colore imitato; come a dire: io ho il sole a mezzogiorno, e ritraggo il monte a ponente, il quale è mezzo ombroso e mezzo luminoso; ma qui io voglio imitare il luminoso: io torrò un poco di carta vestita di quel colore che mi parrà esser simile all’imitato e la porrò allo scontro di esso imitato, in modo che infra il vero ed il falso non si vedrà spazio, e cosí le farò vedere i raggi del sole, e tanto aggiungerò varietà di colori, che il colore di ciascuno sarà simile, e cosí andrò facendo in ogni qualità di colori ombrosi o luminosi.