Trattato di architettura civile e militare I/Trattato/Libro 5/Capo 8
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CAPO VIII.
Dei torroni.
Il diametro dei torroni di conveniente difesa debba essere da 50 in 60 piedi, tutto sodo; eccetto che le difese per fianco alte piedi 8 quelle più basse. Ed i torroni ricercano 50 piedi d’altezza in 60, e fra questi 30 debbano essere in scarpa: e di ogni 4 in 5 piedi di scarpa di altezza sia uno di sporto: e la medesima proporzione si curi quando si facessero più o meno alti. Debba eziandio ogni offesa per fianco avere il suo fumigante o camino1, acciò chi esercita il fuoco non sia dal fumo impedito.
Appresso di questo, nella sommità dei torroni facciasi i piombatoi alti piedi 9 con archetti, architravi, mutuli o beccatelli di sporto piedi 2 1/2 insino a 3, e parapetto sopra di essi alto 3 piedi, grosso uno e mezzo: e sopra a questo i merli, i quali, ovvero siano d’una medesima grossezza, dato che non potessero essere bombardati, ovvero siano grossi piedi 6, acciocchè dai passavolanti non possano essere gettati per terra. Oltre a questo, sotto i beccatelli a piedi 3 si faccia un circolare cordone di mezzo tondo, e la fascia piana sia situata di sotto per defensione dalle scale; sopra il detto cordone piedi 2 1/2 si può fare al medesimo fine una gola di sporto piedi uno e mezzo, sopra la quale il muro diritto si tiri d’altezza di piedi 2, al quale seguano li beccatelli, come di sopra è dichiarato2.
Similmente, perchè spesse volte per ragione delle sonnolenti guardie ovvero traditrici, le fortezze si perdono mediante gli scalamenti, massimamente quelle che per battaglia fussero inespugnabili, per ovviare a questi errori, oltre l’altezza delle mura, alla quale si debba avere avvertenza, perchè nell’altezza grande (massime di quelle che sono scarpate) tutte le scale per ogni piccolo peso bisogna si fiacchino per la distanza che è dalla scala al muro: facciasi adunque, oltre di questo, i torroni con quelle condizioni di scarpe, beccatelli, parapetto e merli che è dichiarato di sopra; e oltre a questo, alcuni ricinti di riversi e mezzi bastoni, voltando la fascia piana di sotto, come è detto. Dopo questo si può fare altri recinti di gole, mezzi tondi e bastoni proporzionati alla grandezza delle torri: oltre a questo alcuni tondi concavi o convessi, e per contrario reversi, con cave o curve gole, utili assai al medesimo fine. Similmente, per ostare alle scale si può fare la scarpa del torrone volta a semicircolo, per la qual figura, le scale non potendosi accostare al torrone senza molto discostarsi dalle mura, bisogna che le scale per piccolo peso si rompano. Diverso da tutti questi modi un altro se ne può fare assai apparente, essendo sotto quest’apparenza non piccola utilità, cioè ponendo dal mezzo in su dei torrioni pietre conce in modo di triangolo trasportanti un piede, e come punte di adamante, con una costa, lato o superficie piana di sotto3, i quali triangoli siano in modo situati che sopra e sotto, infra due egualmente alti, siano situati gli altri, come appare per il disegno (tav. VI. 6, 7, 8, 9, 10, 11).