Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro I/Capitolo 31

Da Wikisource.
Libro I - Capitolo 31

../Capitolo 30 ../Capitolo 32 IncludiIntestazione 31 agosto 2009 25% cristianesimo

Libro I - Capitolo 30 Libro I - Capitolo 32


[p. 18r modifica]

Che i figliuoli ottenuti con l’oratione spesse volte riescono di eccellente bontà, et valore. Cap. XXXI.

È cosi grande la forza della humile et fervente oratione., che non solo impetra da Dio i figliuoli, ma impetra anchora particular gratia et aiuto acciò siano buoni. Leggiamo nelle divine historie di huomini segnalatissimi, et per valore, et per bontà, i quali furono frutto delle orationi de i padri, et madri, comu fu il gran Samuele profeta, et Giudice del popolo d’Israele, ilquale come la scrittura dice fu cosi chiamato da Anna sua madre, eo quod a Domino postulasset eum, percioche con caldissime preghiere lo havea dimandato à Dio. Leggiamo parimente che Abramo si querelava con Dio di non haver figliuoli onde fosse necessario ch’un servo suo natogli in casa, dovesse succedergli herede; et allhora gli [p. 18v modifica]promise Iddio il santo Patriarcha Isac, dicendogli, che non un servo suo, ma il suo naturale, et legitimo figliuolo ch’usciria da suoi lombi saria il suo herede; et benche egli fosse vecchio, et Sara sua moglie vecchia, et sterile, non però dubitò punto il santo huomo della fermezza della parola di Dio. Nel novo testamento habbiamo l’esempio di Gio. Battista di cui niuno maggior nacque tra i figliuoli delle donne. Et che da i Santi vecchi Elisabetta, et Zacharia si facesse oratione à Dio per haver questo figliuolo si cava assai chiaro dalle parole dell’Evangelio, dove è scritto, che essendo apparso l’angelo di Dio à Zacharia nel tempio parlò in questa forma: Non temer Zacharia percioche la tua preghiera è stata esaudita, et Elisabetta tua moglie ti partorirà un figliuolo e lo chiamarài Giovanni, et havrai grande allegrezza, et quello che segue. Sopra ’l qual passo scrivendo il glorioso Dottore S. Ambrosio dice una dottrina molto à proposito di quello che hora andiamo trattando, che i figliuoli, et specialmente i buoni et santi sono dono di Dio, et perciò mi è parso di trascriverla in questo loco, dice adunque cosi:

Conviene nel nascimento de i Santi far grande allegrezza, percioche il Santo non è solo gratia del padre, et della madre, ma salute di molti, onde questo loco ci ammonisce à rallegrarci della generatione de i santi; sono anchora ammoniti i padri, et madri a render gratie a Dio non meno per il nascimento, che per i meriti, et virtù de i figliuoli, conciosia che non è mediocre dono di Dio, il conceder figliuoli propagatori del lignaggio, heredi della successione. Vedi Giacob rallegrarsi de la generatione di dodici figliuoli, ad Abramo è dato un figlio, Zacharia è essaudito. Adunque la fecondità del padre è un dono divino. Per tanto rendano gratie i padri, perche hanno generato i figliuoli, perche sono stati generati; le madri perche sono honorate de i premii del coniugio, imperoche i figliuoli sono lo stipendio, et la paga della militia loro. Infin qui son parole del Santo.

Si potriano anchora dalle vite de i santi raccoglier molti esempii di huomini di eccellente santità, et virtù, conceduti da Dio per le orationi, come di san Nicola Vescovo, et altri assai. Perilche etiandio che il marito, et moglie siano giovani, et fecondi, non devono cessare di pregare Dio per impetrare figliuoli tali, et di corpo, et di animo, che in essi sia glorificato Iddio, et siano come santo Ambrosio dice, non solo allegrezza domestica, ma commune della patria per utilità, et beneficio di molti. [p. 19r modifica]

Della perseveranza della oratione nel tempo della gravidanza. Cap. XXXII.

Deve la buona madre, poi che per gratia di Dio si sente esser gravida multiplicar i rendimenti delle gratie, et le orationi al Signore, raccomandandogli il felice parto della creatura, et dedicandola spesso con nuovo affetto al suo servitio, in qualunque stato egli si compiacerà di volerlo, ò sia nella religione, ò nel secolo. Cosi mi persuado io che stavano pregando, et offerendo à Dio i loro figliuoli, alcune sante donne, alle quali Iddio volse rivelare, mentre erano gravide, grandi cose de i figliuoli che dovevano nascere da loro; si come si legge della madre di S. Domenico, la quale essendo gravida, gli parve vedere in sogno ch’ella havea nel ventre un cagnuolo, il quale portava in bocca una facella, con la quale, uscito fuori, infiammava tutto ’l mondo; si come veramente fece Domenico santo con lo splendore della santità et dottrina sua, et ha fatto, et fa anchor tuttavia per mezzo di infiniti huomini illustri del suo ordine. Devono anchora le donne gravide astenersi da moti violenti del corpo, et da altri disordini, che potessero cagionare aborto, ò altro nocumento alla integrità et sanità del feto, et creatura, il che avvertire più in particulare è offitio di medici, et non del presente instituto.