Tre libri dell'educatione christiana dei figliuoli/Libro II/Capitolo 113

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Libro II - Capitolo 113

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Della elemosina, et delle opere di misericordia. Cap. CXIII.

Doverà adunque il buon padre, avvezzar il figliuolo ad esser benefico, et pronto à giovare con ogni suo potere, et spetialmente lo esercitarà nella liberalità christiana, si che egli sia misericordioso verso i poveri, et faccia loro prontamente elemosina per amor di Dio; sono gli elemosinarii, et caritativi, una maniera di gente gratissima à Dio, et tanto se ne compiace, ch’egli reputa fatto à se medesimo tutto quel benefitio che per suo amore si fa à i poveri, onde nel giorno del giuditio come leggiamo nello Evangelio, gli loderà il sommo giudice, Christo Signor nostro altamente, non di haver aiutato i poveri, ma di haver aiutato se medesimo dicendo: Io hebbi fame, et voi mi deste da mangiare, io ero pellegrino et mi raccoglieste, io ero nudo, et mi vestiste, io ero malato, et voi mi sovveniste, et cosi dell’altre opere di misericordia, per le quali darà loro l’eterna beatitudine. Si come per contrario di niuna cosa par che si adiri maggiormente contra gli impii, che per non haver havuto viscere di pietà, et di misericordia verso i poveri suoi, anzi verso se medesimo si come egli dice: Quello che non havete fatto ad uno di questi miei minimi, ne à me lo havete fatto. Perilche tutte le divine scritture sono piene di eshortationi à far elemosina, et i sacri Dottori, lo inculcano di continuo ne i loro sermoni al popolo fidele, et spetialmente il glorioso san Gio. Chrisostomo, che par che non si possa satiar giamai di celebrar questa virtù laquale egli suol chiamare arte di grandissimo guadagno, et poco conosciuta da gli huomini, et veramente è cosi, perche la elemosina ci impetra da Dio remissione de i peccati, et la misericordia partorisce misericordia nell’altra vita, si come è scritto, beati i misericordiosi, percioche essi conseguiranno misericordia, ma anchora in questa vita presente benedice Iddio, et multiplica le facultà de gli huomini pietosi, cosi ce lo promette Salomone da parte di Dio, in quella notabile sentenza, che di sopra in simigliante proposito, fu addotta, et non ci deve parer molesto il ripeterla, dice adunque: Honora Iddio delle tue sostanze, et delle primitie di tutti i tuoi frutti sovvieni i poveri, e i tuoi granari, si riempiranno di abondanza, et le tue vasche, et torchi ridondaranno di vino. Et altrove dice cosi, Feneratur Domino qui miseretur pauperis, cioè colui che ha misericordia, et sovviene al povero, presta ad usura à Dio. Però il nostro buon padre assuefaccia il tenero fanciullo à dar lietamente la elemosina, porgendo come altrove si disse, con le proprie mani hora il quattrino al povero, et hora il pane al religioso, imparando [p. 102v modifica]à riconoscere Christo ne i poveri suoi, et persuadendosi di ricevere mentre dona per Dio. Veda il figliuolo che il padre con lieto viso, fa la elemosina, nè giamai rigitta il povero da se con sdegno, et con parole ingiuriose, come alcuni fanno, ma scorga sempre nel padre almeno affetto di pietà, et di compassione. Et perche alcuno non si scusi di non poter far elemosina per esser povero, voglio trascrivere in questo luogo le parole che il santo Tobia, ilquale spesse volte habbiamo proposto per esempio di un ottimo padre di famiglia, disse al suo figliuolo, et sono queste: Figliuolo della tua propria facultà fa elemosina, et non rivoltare à dietro la faccia da povero alcuno, percioche cosi avverrà che ne anco quella di Dio si rivolga da te, secondo sarà il poter tuo, cosi fa di essere misericordioso, se havrai molto, da abondantemente, et se havrai poco, anchora il poco studiati di darlo con prontezza, et volentieri, imperochè buon premio tesaurizzi, et riponi à te stesso per il tempo del bisogno, conciosia che la elemosina libera da ogni peccato, et da morte, et non permetterà che l’anima vada nelle tenebre, la elemosina sarà una confidenza grande nel conspetto dell’altissimo Iddio à coloro che la havranno fatta.

In sin qui son parole del santo Tobia, lequali non si hanno ad intendere cosi nudamente, che la sola elemosina senz’altro basti per acquistare il Cielo, ma con la compagnia dell’altre virtù, et con l’osservanza de gli altri divini precetti, si come l’istesso Tobia ne ammonisce il figliuolo in quel luogo. È però vero che questo è un mezzo molto efficace per impetrar perdono, et acquistar la salute, percioche le voci de i poveri, che pregano per i loro benefattori, sono esaudite dal padre delle misericordie, et quando ciascheduno tacesse, la elemosina medesima grida con si alte voci che arrivano sino al trono dell’altissimo, onde la scrittura santa dice in un’altro luogo, Rinchiudi la elemosina nel seno del povero, et ella pregarà Iddio per te, et ti impetrarà aiuto in ogni bisogno.