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Un zegreto miracoloso

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Giuseppe Gioachino Belli

1834 Indice:Sonetti romaneschi III.djvu sonetti letteratura Un zegreto miracoloso Intestazione 25 marzo 2025 75% Da definire

Avviso La prima gravidanza
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1834
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UN ZEGRETO MIRACOLOSO.

     Sor Eluterio[1] mio, tutti st’inferni
Ch’ardeno[2] le scittà dda cap’a ffonno,
Succedeno pe’ vvia[3] che li Governi
Ciànno[4] gusto, e sso’ lloro[5] che li vonno.

     E accusì ddopp’er primo viè er ziconno,[6]
E oggni ggiorno diventeno ppiù eterni;
Quanno,[7] senza spregà ttanti quinterni
De carta scritta, pò aggiustasse[8] er monno.

     Lo saperebbe[9] io, sor Eluterio,
Er rimedio sicuro che ssan-brutto[10]
Rissetterebbe[11] l’ossi ar cimiterio.

     Eccolo in du’ parole assciutt’assciutto:[12]
Bbisoggnerebbe penzà un po’ ssur zerio[13]
A cquer che sse pò ffà ppe’ aggiustà ttutto.

20 aprile 1834.

Note

  1. Eleuterio.
  2. Che ardono.
  3. Pel motivo.
  4. Ci hanno.
  5. Sono essi.
  6. [Il secondo.]
  7. Quandochè.
  8. Può assestarsi.
  9. Saprei.
  10. Ex-abrupto.
  11. Rassetterebbe.
  12. Netto e presto.
  13. Sul serio.