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Vera storia di due amanti infelici ovvero Ultime lettere di Iacopo Ortis (1912)/Lettera LV

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Lettera LV

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LETTERA LV

13 giugno.

Sai quale amico ho veduto? Il nostro Angelo S... Appunto ier sera, lá nella Montagnola, e meditando anch’esso lo spettacolo di quella scena lugubre. Oh, come vive malinconico e solitario! Io gli vedea profondamente impressi i lineamenti della tristezza e dell’alfanno: non ti narrerò le orribili persecuzioni sofferte, il lungo carcere e la rabbiosa invidia de’ suoi nemici. Con uno stoico sorriso mi raccontava le sue disgrazie: pareva che l’intrepida sua filosofia quasi si compiacesse di trionfar delle avversitá. Ma, per fatale sua sventura, egli ha un cuore tenero, ardente, sensibile. — E che vale — mi dicea — tutta la sapienza de’ filosofi, quando si ama con vera passione e si è infelice nell’amore? — Tu sai ch’egli adorava teneramente la bella Nina A..., e quante cose non ci disse di lei! Un amore nato nella fanciullezza e cresciuto cogli anni... Infine: essa lo ha crudelmente tradito, e si gettò nelle braccia d’un rivale, quando appunto l’infelice Angelo era (ahi [p. 171 modifica] disumano tradimento!) stretto da barbari ceppi. E pure la compiange e l’ama...!

· · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · · ·

Egli ti saluta: partendo ora, mi promette di raggiungermi forse nell’Emilia.

Perché non ti scrivo di Teresa? Perché palpito nel cominciare... perché...?...