Viaggio in Dalmazia/Del Corso del fiume Kerka, il Titius degli antichi/5. Delle rovine di Burnum

Da Wikisource.
5. Delle rovine di Burnum

../4. Delle acque, che confluiscono nella Kerka, e del corso di questo Fiume, sino al Monastero di S. Arcangelo ../6. Corso del Fiume sino alla caduta di Roschislap IncludiIntestazione 9 settembre 2020 75% Da definire

Del Corso del fiume Kerka, il Titius degli antichi - 4. Delle acque, che confluiscono nella Kerka, e del corso di questo Fiume, sino al Monastero di S. Arcangelo Del Corso del fiume Kerka, il Titius degli antichi - 6. Corso del Fiume sino alla caduta di Roschislap
[p. 118 modifica]

§. 5. Delle rovine di Burnum.

Andando per terra da Knin al Monastero degli ospitalissimi Calogeri di Sant’Arcangelo1 noi ci dilungammo mai sempre poco dal Fiume, che di là alle foci scorre quasi costantemente fiancheggiato da monti marmorei, e di rado incontra valloni, e campagne, pelle quali si possa spandere, allorchè gonfia. Trovammo per la deserta Bukoviza vestigj di antiche abitazioni Romane: ma che miserabili vestigj! Pietre rozzamente appianate, nelle quali veggonsi scalpellati de’ buchi in quadro per piantarvi travicelli, o altra cosa simile da sostenere le tende pegli accampamenti, giacciono da entrambi i lati lungo la via per quasi un miglio di cammino. Molti frammenti d’Iscrizioni stritolate s’incontrano sparsi quà, e colà, fra’ quali un pezzo di pilastro a quattro faccie adorno di basso-rilievi agli angoli, su di cui si legge in lettere massime, e ben conservate un residuo d’antico Elogio.

V’à ogni ragion di credere, che la Città distrutta in questo sito sia stata il Burnum di Procopio, [p. Tav. V modifica]Tav. V. [p. 119 modifica]e la Liburna di Strabone2. La Tavola di Peutingero mette Burno a destra del fiume Tizio, sopra Scardona, 24. miglia lontano da Nedinum, ch’è il Nadino de’ giorni nostri, 25. miglia per l’appunto distante da questo luogo, da’ tre Archi, che tuttora vi si vedono, chiamato Suppliacerqua, vale a dire Chiesa traforata. Non à molti anni eglino erano cinque, e da un Morlacco due ne furono disfabbricati per far uso del pietrame. Di quei tre, che sussistono, uno à ventun piede di corda; i due minori, che gli stanno a destra, la metà meno. Il tempo à maltrattato assai quell’antico monumento, ch’è fabbricato di pietra dolce simile al Moilon de’ Francesi, e meno compatta della nostra pietra di Nanto, e di S. Gottardo ne’ monti Vicentini. Quello che ce ne resta mostra però assai bene, ch’egli fu eretto ne’ buoni secoli dell’Architettura. Se si potesse agevolmente far iscavare il terreno d’intorno ad esso si troverebbe, ch’è benissimo proporzionato. Io l’ò fatto disegnare come attualmente si vede (Tav. V). Non vorrei determinare a qual fine sieno stati eretti i cinque Archi di Suppliacerqua; sembra però dovessero stare isolati, perchè le scannellature, e cornici dell’Arco si vedono egualmente da entrambe le facciate. Potrebb’egli essere stato un monumento trionfale di cinque Archi? Rovine rimarchevoli non v’ànno colà presso: [p. 120 modifica]ma di sotterra cavansi grosse pietre, e ne’ contorni trovansi de’ resti d’una strada Romana. Suppliacerqua è nome precisamente del sito, dove sono gli Archi; il tratto poi di campagna vicina sparsa di ruderi chiamasi Trajanski-grad, vale a dire, Trajanopoli.

  1. I Calogeri di S. Arcangelo in Kerka conservano la pia tradizione, che S. Paolo abbia celebrato in una picciola Cappellina contigua al loro Monastero. I Morlacchi di rito Greco concorrono a questo Santuario con molta divozione, quantunque la povertà loro non permetta, che vi portino ricchi doni.
  2. Il Meriano (Topograph. Carniol.) ebbe molto men buone ragioni di mettere l’antica Burno dove ora è Gottschevia, il di cui sito non fu abitato ne’ secoli Romani, ed è lontanissimo da’ luoghi accennati dai Geografi come vicini a Burno. Peggio ancora s’appose colui, che questa Città antica si credette di ben collocare sul fiume di S. Vito, dove altre volte fu Tarsatica, e non mai Burno, che dev’essere lontano di là intorno a dugento miglia. V. Schonleben. Carniola Antiqua & Nova.