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Viaggio sentimentale di Yorick (1813)/IV

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III V

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IV. IL FRATE

CALAIS


Ben’è vero, diss’io, rispondendo all’alzata d’occhi con che conchiuse la sua domanda — ben è vero — e Dio non abbandoni mai chi non ha altro rifugio fuorchè la carità del mondo, la quale temo non abbia assai capitale che basti a tante grandi pretese — e perpetue.

Mentr’io proferiva le parole grandi pretese, ei lasciò correre l’occhio sopra la manica della sua tonaca — Sentii tutto il significato di quel richiamo. — Lo so, diss’io, — una ruvida vesta, e ad ogni terz’anno, con una magra dieta — non è gran cosa. E appunto rincresce alla vera pietà, che potendosi sì poca cosa guadagnar con poco sudore, e con pochissima industria sopra la terra, il vostro ordine brami piuttosto di procacciartela instando per quel capitale che è l’unico avere del zoppo, [p. 9 modifica]del cieco, del decrepito e dell’infermo — Lo schiavo che coricandosi va più e più sempre numerando i giorni delle sue tribolazioni, si strugge anch’egli per la sua parte: e se voi, anzichè di San Francesco, foste dell’ordine del Riscatto1, povero com’io pur sono, continuai accennando la mia valigia, la vi sarebbe di lietissimo animo aperta per la redenzione dell’infelice — Il frate mi s’inchinò — Ma più d’ogni altro, io soggiunsi, l’infelice della nostra patria ha certamente i primi diritti; ed io ne ho lasciati a migliaja nella miseria su per le spiagge ov’io nacqui — Il frate crollò affettuosamente il capo volendo dire: Pur troppo! la miseria è in tutti gli angoli della terra come nel nostro convento — Ma noi distinguiamo, diss’io posando la mano su la manica della sua tonaca, in risposta al richiamo — noi distinguiamo, mio buon padre, que’ tanti che bramerebbero di sostentarsi col solo pane del proprio sudore — da tanti, che si vogliono sempre satollar dell’altrui; e non hanno per istituto di vita, fuorchè di passarsela nel non fare e nel non saper nulla per l’amore di Dio. [p. 10 modifica]Il povero francescano non aprì labbro; le guance gli sfavillarono d’una striscia di fuoco2 che non potè rimanervi, e in un minimo punto di tempo svanì — avresti detto che tutti i risentimenti della natura si fossero esauriti in quel vecchio; non ne mostrò — ma lasciando cadere il suo bastoncello fra le due braccia, si strinse con rassegnazione le palme una sovra l’altra sul petto; e si ritirò.

Note

  1. Ordine regolare Agostiniano istituito a’ tempi delle Crociate per redimere con l’elemosine de’ fedeli gli schiavi dalle mani de’ barbari.
  2. Il testo: a hectic of a moment: ora hectic presso tutti gli autori citati da’ vocabolarj inglesi significa stato d’etisia, calore morboso, febbre etica: però si è tradotto congetturando.