L'abbonnanza pe' fforza
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837
L’ABBONNANZA PE’ FFORZA.
Pe’ lo scacarcio1 intanto, mastr’Ipolito,
Ch’un giorn’o ll’antro je cacciamo l’occhi,2
Er zor Grigorio3 er pan da du’ bbaiocchi
Ce l’ha ffatto arifà4 ssiconno er zolito.
Giàa, ttutt’incetto: tutto manipolito.5
Nun c’è ggrano! No, eh? Ppoveri ssciocchi!
Si6 nun c’è ggrano sce so’7 bboni stocchi.
Si nun ce ll’hanno, lo pijjino a nnolito.8
Disce:9 chi sse10 fa ppecora a sto monno,
Er lupo se la maggna.11 Dunque addosso.12
L’urioni13 hanno d’avé cquello che vvonno.
Mo cch’avemo imparato la scoletta,14
Vederai la vaccina a mmezzo grosso,15
E er vino a ddu’ cudrini la fujjetta.16
30 maggio 1837.
Note
- ↑ Paura.
- ↑ Vedi il sonetto intitolato: La priscissione a Ssan Pietro, [24 maggio 37].
- ↑ Gregorio XVI.
- ↑ Rifare. [Il baiocco era il soldo della lira pontificia, che valeva poco più della nostra. — Anche il Chigi, nel cit. Diario, il 23 maggio registra la risoluzione presa dal Governo di far vendere il pane a due baiocchi la libra, e l’attribuisce ai timori del Papa. Dallo stesso Chigi sappiamo altresì, che il pane a tal prezzo si cominciò a vendere la mattina del 27.] Il Governo, per mantenere questa mèta, spendeva ogni giorno 800 scudi. Sono curiosità governative da conoscersi i due editti 22 maggio e 1° giugno. Fra le altre cose, il primo diceva aversi riscontri sicuri che dalle Marche abbondevole grano sarebbe presto venuto. Il secondo diceva aversi riscontri sicuri che dalle Marche, difettose di grano, non ne sarebbe venuto, e perciò doversi chiamare dall’estero.
- ↑ [Monopolio.]
- ↑ Se.
- ↑ Ci sono.
- ↑ Nolo.
- ↑ Dice il proverbio.
- ↑ Si.
- ↑ [La vera forma del proverbio è questa: Chi pecora se fa, er lupo se la maggna.]
- ↑ Dunque diamo addosso.
- ↑ I rioni; [dove abita il basso popolo che aveva già tumultuato parecchie volte per il caro de’ viveri].
- ↑ Il comodo sistema. [Di ottener tutto con la violenza. — V. specialmente la nota 3 del cit. sonetto, 24 maggio 37.]
- ↑ [La libbra, si sottintende. Mezzo grosso: due baiocchi e mezzo, cioè circa tredici centesimi dei nostri.]
- ↑ A due quattrini la foglietta [che conteneva poco più di mezzo litro]. Il quattrino è 1/5 di baiocco.
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