All'Illustrissimo Signore Don Sebastiano Sanchini

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Giacomo Leopardi

Indice:All'Illustrissimo Signore Don Sebastiano Sanchini, manoscritto, ottobre 1810.djvu Letteratura All'Illustrissimo Signore Don Sebastiano Sanchini Intestazione 30 ottobre 2022 100% Da definire


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All’Illm̃o Sigre

Don Sebastiano Sanchini


Illustrissimo Signore,
     Immortal, gran Precettore,
     Mi par cosa vergognosa
     Senza dire qualche cosa
     5Il dovere incominciare
     Verso sera a studiàre.
     Dunque su, Calliope amica,
     Torna presto alla fatica,
     Incomincia un po’ a cantare,
     10E lei resti ad ascoltare.

                    Verso la sera,
                    Fra l’ombra nera
                    Lieti studiamo,
                    Nason spregiamo:
                    15In un bruttissimo
                    Libro, sporchissimo,

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                    Che pure è buono
                    A darsi in dono
                    A quel, che vende,
                    20E allegro prende
                    Libri stracciati,
                    Libri sporcati.
                    Ma il Precettore
                    Ha un libro bello,
                    25E espresso in quello
                    Vede il dolore
                    Del poveretto
                    Nason, diletto.

Dunque andiamo, studiamo contenti,
     30Precettore immortale, e giocoso.
     Che sollevi le cure, e gli stenti
     Dello studio, ch’è un po’ faticoso.

Lasciam pur la fatica diurna,
     Cominciam la fatica notturna:
     35Ma per ora soscriver mi voglio,

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     E lasciar di far versi l’imbroglio.


                    Servitore Devotissimo,
                    E scolare obbligatissimo.


 

Recanati è il mio paese,
E d’Ottobre siam nel mese.



Giacomo Leopardi.