Bacio l'arco e lo stral, e bacio il nodo
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XI
Bacio l’arco e lo stral, e bacio il nodo:
In cui sì dolcemete Amor mi strinse:
E bacio le catene in cui m’avvinse:
Auree catene, onde vie più m’annodo.
5E il suo bel foco, e la sua face io lodo,
Che a un così puro ardor l’alma costrinse:
Soave ardor, ch’ogni mia pena estinse,
Talchè vivendo io ardo, e ardendo io godo.
Tempo già fu che in lagrimosi accenti
10D’Amor mi dolsi, e non sapea, che sono
Nunzj del suo piacer pochi tormenti.
Or’al Nume immortal chieggo perdono:
E voi tutti obbliate i miei lamenti
Voi che ne udiste in rime sparse il suono.