Biografie dei consiglieri comunali di Roma/Alessandro Capri
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CAPRI AVV. ALESSANDRO
Consigliere Provinciale
fossero condotte e la comunale e la governativa, la felicità della patria, il benessere del popolo sarebbe assicurato. Ed è perciò che noi nell’albo istorico, con la penna del biografo, ci piace delineare la vita dei Consiglieri Provinciale di Roma, affinchè nell’esporre il quadro di loro virtù, servi di esempio ai giovani della crescente generazione, e incuori nell’istesso tempo quei cittadini a rendersi semprepiù benemeriti del proprio paese; nè certamente comprendono l’altezza dei tempi coloro, che affermano non essere opera di storica penna occuparsi d’uomini, che non sostengono ufficî supremi di Stato, o non si sollevano sovra le ali d’altissimo genio, che anzi dalla ordinata rotazione di minori uffici sostenuti da sapienti uomini, da cittadini onesti deriva quella generale armonia, che partir deve appunto dall’accordo di tutte le parti, epperò lo scrittore, che vive la vita della civiltà e del progresso, sente la missione, che ci deve compiere, di celebrare cioè ogni grado di cittadini, che cuoprono cariche, dall’esercizio delle quali dimana l’utilità pubblica e privata, e tradurli alla presenza della sociale famiglia, a fine la di loro memoria sia feconda di esempio. E ben umile debbono aver la coscienza di se stessi coloro, che a queste onorate pubblicazioni vorrebbero contradire, imperocchè ogni animo nobile, ogni mente eletta, ognuno, che non sia ravvolto nel fango della putrida materia, sente anzi il desiderio gentile di essere raccomandato dallo scrittore dei suoi tempi. Dell’egregio avvocato Alessandro Capri pertanto prendiamo oggi a scrivere una biografica memoria.
In Marino, città di piacevole soggiorno, appartenente alla provincia romana, nasceva egli nell’anno 1831 da onoratissimi e civili parenti. Crebbe nell’amore degli studi, vivacissimo dimostrando l’ingegno, e mentre i primi studî compiva al collegio de’ Dottrinari nella sua terra nativa, di poi, trasferitosi a Roma, davasi alle scienze legali nella Romana Università, d’onde uscia riportandone la laurea. Sceso nella palestra del foro diè subitamente prova di una bella intelligenza, di una mente robusta e facile nelle argomentazioni giuridiche, e di un criterio legale perfettissimo, onde ben presto acquistavasi nome distinto. La sua fede politica fu sempre quella del cittadino amante sincero della patria, dell’italiano, che desidera vedere felice il popolo, e progredire la nazione nel cammino della più prospera grandezza civile, morale, materiale e politica. Nel 1849, nel volgere delle politiche vicende resse egli la segreteria del Comune di Marino con rara abilità, con particolare interessamento. Giovane di sensi ardentissimi, si mostrò quindi desideroso di entrare nell’armata, e concorse al grado di cadetto, soggiacendo ad esame, in cui riportò lode distinta. Ed era già stato eletto quando gli avvenimenti politici precipitando, la Romana Repubblica spegnevasi con le armi di Francia, epperò egli ritraevasi dalla vita militare, cui aveva anelato, e vide dolorosamente scendere di nuovo su Roma la nube dell’oscurantismo, e cingerla la catena del lungo servaggio.
Alessandro Capri, dandosi all’esercizio dell’avvocatura, veniva semprepiù in bella fama, e numerose clientele si guadagnava dappresso anche i trionfanti successi, che riportava nella trattazione delle cause, ed oggi è uno dei giovani avvocati più eletti del Foro Romano.
Ed è principalmente in mezzo alla giovine ed eletta schiera, che debbono prosciegliersi i cittadini da rendersi semprepiù utili alla patria, imperocchè assuefatti alla vita pubblica ed assunti a sostenere distinte cariche non solo si coltivano nel di loro animo le nobilissime ambizioni, le aspirazioni più solenni, i desideri più nobili ed onesti, ma F ingegno si sublima, la mente si perfeziona nelle sue cognizioni, e alla scuola pratica del vivere umano, e nell’arena delle grandi opere, e in trattando la cosa pubblica, e in molteplici uffici esercitandosi si raggiunge quel compimento di pensiero o di azione, di eletto sapere e di sperimentale insegnamento, che forma le insigni individualità, gli uomini più atti al governo della cosa pubblica, al buono amministrare del Comune o della Provincia. Epperò è sommamente confortevole quando si veggono giovani intelligenze assumersi in alti uffici, e quivi emergere per belle virtù impromittenti il frutto più desiderato, di avere cioè cittadini, che saranno di grande onore e di grande utilità al proprio paese.
Alessandro Capri noto essendo per le chiari doti della mente e del cuore, per la integrità e fermezza del suo carattere, per le molte cognizioni di cui è corredato anche in economiche ed amministrative discipline, era prescelto siccome Consigliere Provinciale per il Mandamento di Marino e Frascati, e in quella dignità essendo, fece sempre meglio palesi i pregi, di che era ornato, e fu membro della Commissione di beneficenza e d’istruzione, fu Deputato supplente provinciale, e venne anco.destinato all’ufficio di Consigliere di Leva, o dappertutto spiegò interessamento grandissimo, adoprò zelo e sollecitudine, e si procacciò sempre meglio quella estimazione, che tanto lo onora.
Nel provinciale Consiglio è uno dei più solerti, dei più operosi cittadini, chè egli ha a cuore il buon andamento degli affari della Provincia, la prosecuzione di una amministrazione bene ordinata, epperò si è reso degno della pubblica benemerenza, e fa onore ai suoi avi, perocchè vi fu alcuno che sostenne degnamente in Marino la carica di Gonfaloniere, e suo padre Francesco Capri, che fu quanti altri mai onesto e virtuoso, appartenne al Comitato Municipale nei rivolgimenti del 1849, in che si scorse l’animo di lui schiettamente liberale.
Potremmo ancora di altri pregi discorrere, che adornano l’avv. Alessandro Capri, ma è bastevole già quanto esponemmo a presentarlo siccome cittadino, di cui può onorarsi la patria, nè aggiugeremo come abbia modi squisitamente gentili, cortesia prontissima, onde è facile ad acquistarsi di subito l’affetto di chiunque per la prima volta il conosca, nè diremo di altre belle qualità, affermeremo sì bene essere degnissimo del biografico ricordo come benemerito cittadino.
R. Fait-Editore - Roma, febbraio 1875 — Tip. del Popolo Romano.