Catullo e Lesbia/Traduzione/Parte terza. Riconciliazione/15. A Lesbia - CVII Ad Lesbiam

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[CVII]

AD LESBIAM


Si quidquam cupido optantique obtigit unquam
     2Insperanti, hoc est gratum animo proprie;

Quare hoc est gratum, nobis noque carius auro
     4Quod te restituis, Lesbia, mî cupido.

Restituis cupido atque insperanti, ipsa refers te
     6Nobis, o lucem candidiore nota!


Quis me uno vivit felicior, aut magie est me
     8Optandus vita, dicere quis poterit?




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15.

A LESBIA.


Se a disïoso petto
     Più grato assai perviene
     3Un insperato bene,

Il ridonato affetto
     Di Lesbia mia, che adoro
     6Più grato è a noi de l’oro.

Oh benedetto il candido
     Giorno, che resa ai miei
     9Fervidi voti e a l’amor mio ti sei!

Qual’uom può dir che s’abbia
     Giorni dei miei più cari?
     12Chi vive mai di me felice al pari?