Ceneri fredde, anzi tra freddi marmi
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Niccolò Maria Di Fusco
II1
Ceneri fredde, anzi tra freddi marmi
Vivo mio fuoco, che pago e contento
Nell’ardor mi tenesti e nel tormento,
Ed or anche hai vigor cenere farmi;
5Fresche son le mie piaghe, e veder parmi
Lucente e bello il dolce lume spento
E lieto del mio mal scioglier non tento
Quel laccio, con cui volle Amor legarmi.
Pianta felice dall’uman terreno
10Morte ti svelse, ed or traslata in loco!
Più culto innalzi le superbe cime
Io, che cantai sotto l’Ombroso ameno
De’ tuoi bei rami, augel palustre e roco
Or vo piangendo in valli oscure ed ime.
Note
- ↑ Rivedendo dopo qualche tempo il sepolcro della sua Donna