China il sen, nuda il braccio, accesa il volto

Da Wikisource.
Bernardo Morando

XVII secolo Indice:AA. VV. - Lirici marinisti.djvu Sonetti Letteratura V. La filatrice di seta Intestazione 10 agosto 2022 100% Da definire

Lascia di coglier piú ricci pungenti Per vagheggiarti, Ermilla, a mio diletto
Questo testo fa parte della raccolta Bernardo Morando
[p. 286 modifica]

V

LA FILATRICE DI SETA

     China il sen, nuda il braccio, accesa il volto,
sottilissime fila Egle traea
da ricchi vermi, ove bollendo ardea
breve laghetto in cavo rame accolto.
     Vago de la sua man, semplice e stolto,
il mio cor tra quei vermi arder godea,
e la ruota volubile avvolgea
lo spirto mio tra quelle sete involto.
     Ella con l’empia man, ch’ardor non teme,
nudi rendea fra i gorgoglianti umori
i bombici di spoglie e me di speme;
     ed agghiacciata il cor fra tanti ardori,
bella parca d’amor, filava insieme
ricche spoglie a le membra e lacci ai cori.