Coltomi al laccio di sue luci ardenti
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Francesco Maria Redi
V
Coltomi al laccio di sue luci ardenti
Costei mi chiuse in rea prigione il cuore,
E diello in guardia al dispietato Amore,
Che di lagrime il pasce e di lamenti.
5Quanti inventò giammai strazi e tormenti
D’un rio Tiranno il barbaro furore,
Tutti ei sofferse in quel penoso orrore,
Dove ancor mena i giorni suoi dolenti.
Nè scamparne potrà, perchè quel fiero
10Amore ha posti a custodir le porte
Tutt’i Ministri del suo crudo Impero.
E de’ suoi ceppi e delle sue ritorte,
S’io ben comprendo interamente il Vero,
Ha nascosto le chiavi in seno a Morte.