Corano/Capitolo XXII

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Capitolo XXII

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Maometto - Corano (650)
Traduzione dall'arabo di Vincenzo Calza (1847)
Capitolo XXII
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CAPITOLO XXII.

il pellegrinaggio della mecca.

Dato alla Mecca. — 78 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  O uomini! temete il vostro Signore, poichè il terremuoto all’ora (del giudizio sarà una cosa terribile. [p. 165 modifica]

2.  Il giorno in cui accaderà, la nutrice si lascerà cadere il fanciullo che allatta, ed ogni donna incinta abortirà, e gli uomini saranno ubbriachi. No, non saranno ubbriachi; ma il gastigo di Dio terribile (li stordirà ).

3.  Vi sono uomini che disputano su Dio senza conoscenza, e che seguono i demonj ribelli.

4.  E decretato che smarriranno chiunque li avrà presi per alleati, e li condurranno al supplizio del fuoco.

5.  O uomini! se dubitate della resurrezione, considerate che vi abbiamo creati dalla polvere1, poi da una goccia di sperme2, che divenne un grumo di sangue; poi d’un pezzo di carne ora formato, ora informe. Per mostrarvi la nostra potenza, lasciam dimorare nelle viscere ciò che ci piace3 fino ad un’epoca stabilita, e poi vi facciamo sortirne teneri feti. Arrivati quindi all’età della maturità, gli uni muojono, gli altri giungono all’età decrepita, al punto da dimenticare ciò ch’una volta sapevano. Hai veduto dianzi la terra inarridita, ma basta che vi facciamo scendere l’acqua, e si scuote, si gonfia, e fa germogliare ogni specie di vegetabili.

6.  Si è perchè Dio è la verità stessa; risuscita i morti, e può tutto.

7.  Si è perchè l’ora deve venire, non può dubitarsene, in cui Dio richiamerà alla vita gli abitanti dei sepolcri. Vi sono degli uomini che disputano di Dio senza conoscere ciò che dicono, senz’aver ricevuta alcuna direzione, senz’essere guidati da un libro che l’illumini.

9.  Si deviano per allontanare gli altri dal cammino di Dio. L’obbrobrio è riservato a quegli uomini in questo mondo; nell’altro farem loro subire il supplizio del fuoco.

10.  Sarà a cagion dell’opera delle lor mani, poichè Dio non è il tiranno de’ suoi servitori.

11.  Tal’uomo adora Dio, ma (l’adora) incerto, e vacillante4. Se gli accade qualche fortuna, si rassicura; ma se gli tocca la menoma prova, allora volge subito le spalle5. Perde così la vita di questo, e dell’altro mondo. È una ruina evidente.

12.  Invoca a fianco di Dio ciò che non potrebbe nè nuocergli, nè giovargli. Quanto questo deviamento è lungi (dalla verità)!

13.  Invoca ciò che gli è piuttosto funesto che vantaggioso. Detestabili protettori, e detestabili clienti!

14.  Dio introdurrà i credenti che avranno praticato il bene nei giardini bagnati da acque correnti; fa ciò che gli piace.

15.  Colui che pensa che Dio non l’ajuterà (Maometto) in questo mondo, e nell’altro, allunghi la corda verso il cielo, e la tagli; vedrà se i suoi artifizj renderanno vano ciò che l’irrita6.

16.  Così t’abbiam rivelato il Corano in versetti (con segni) evidenti. Dio dirige chi gli piace.

17.  Egli pronuncierà, il giorno della resurrezione, fra quei che credono, e [p. 166 modifica] fra gli ebrei, i sabei, i cristiani, i magi, e quei ch’associano; poichè Dio è testimonio di tutto.

18.  Non vedi tu che tutto ciò ch’è ne’ cieli, e sulla terra, adora il Signore, il sole, la luna, le stelle, le montagne, gli animali, ed una gran parte degli uomini? Il supplizio è già decretato per una gran parte.

19.  E colui che Dio renderà disprezzabile, chi l’onorerà? Dio fa ciò che gli piace.

20.  Sono (i fedeli, e gl’increduli) due avversarj che contendono su Dio; ma le vesti degl’infedeli saranno di fuoco, e l’acqua bollente sarà loro versata sul capo.

21.  Le loro viscere, e la loro pelle ne saranno consunte; essi saranno battuti con bastoni di ferro.

22.  Ogni qual volta che, intirizziti dal dolore, vorranno evadersi, vi si faranno rientrare, e sarà loro gridato: Subite il supplizio del fuoco.

23.  Dio introdurrà i credenti ch’avranno praticato il bene nei giardini bagnati d’acque correnti; vi porteranno dei manigli d’oro, e di perle; saran vestiti di seta.

24.  Essi sono stati condotti per sentire parole belle, e guidati nel cammino glorioso.

25.  Gl’increduli sono quei ch’allontanano gli altri dal cammino di Dio, e dall’oratorio sacro ch’abbiamo stabilito per tutti gli uomini; quei che vi risiedono, come quei che non vi risiedono, hanno egual dritto (di visitarlo).

26.  E quei che vorrebbero profanarlo per malvagità, subiranno un gastigo doloroso.

27.  Ricordati ch’abbiamo indicato ad Abramo il posto della Casa Santa, dicendogli Non ci associare alcun Dio nella tua adorazione; conserva questa casa pura per quei che verranno a farvi de viaggi (di devozione), che faranno opere di pietà, in piedi, genuflessi, o prostrati.

28.  Annunzia ai popoli il pellegrinaggio (della Casa Santa), che vi giungano a piedi, o montati su de cammelli veloci a camminare, venendo da contrade lontane.

29.  Che raccontino essi stessi i vantaggi che ne raccolgono, e che ripetano a giorni fissi il nome di Dio pel cibo che ha loro accordato degli armenti. Mangiate la loro carne, e nudritene l’indigente, ed il povero.

30.  Cessate di trascurare il vostro esteriore7; adempite i voti che avete fatti, e fate i viaggi di devozione della casa antica8.

31.  Agite così. Chi rispetterà questi rispettabili precetti di Dio, troverà una ricompensa presso Dio. Vi è permesso di cibarvi della carne degli animali, eccettuati quelli di cui vi è stata letta la proibizione nel Corano. Abominate gl’idoli, evitate qualunque parola di bugía,

32.  Dedicàti a Dio, e non associandogli alcun altro essere; giacchè chi gliene associa è come ciò che cade dall’alto, che gli augelli tolgono via, o ch’il vento trasporta lontano.

33.  Sì, così è. Chi rispetta i monumenti di Dio (fa un’azione) che prova la pietà del cuore.

34.  Dalle offerte degli animali consacrati ritirerete molti vantaggi fino al tempo prescritto. Il luogo dei sagrificj è la Casa antica.

35.  Abbiamo istituito un rito per ciascuna nazione, affinchè gli uomini ripetano il nome di Dio sull’alimento che loro accorda degli armenti9. Il vostro [p. 167 modifica] Dio è il Dio unico. Abbandonatevi intieramente a lui. E tu (Maometto) annunzia cose propizie agli umili,

36.  Che hanno il cuore preso da terrore quando sentono pronunziare il nome di Dio, che soffrono con pazienza i mali che li opprimono, che osservano la preghiera, e che fanno l’elemosina dei beni che abbiamo loro compartiti.

37.  Abbiamo destinato i cammelli per servire ai riti dei sagrifizi: vi troverete anche dei vantaggi. Proferite dunque il nome di Dio su quelli (animali) che immolate. Devono restare su tre piedi, attaccati pel quarto. Quando la vittima cade, mangiatene, e datene a colui che si contenta di ciò che gli si da, come anche a colui che ne domanda. Noi ve li abbiamo sottomessi, acciocchè siate riconoscenti.

38.  La carne, ed il sangue delle vittime non arrivano fino a Dio; ma la vostra pietà giunge a lui; egli vi ha sottomessi questi animali affinchè lo glorifichiate per avervi diretti sulla strada retta. Annunziate a chi fa il bene

39.  Che Dio proteggerà quei che credono, poich’egli non ama i perfidi, e gl’infedeli.

40.  Ha promesso a quei che han ricevuto un qualche oltraggio di combattere i loro nemici; Dio può proteggere.

41.  Quei che sono stati ingiustamente cacciati dalle lor case, unicamente per aver detto: Il nostro Signore è il Dio unico. Se Dio non avesse fatto superare una parte degli uomini dagli altri, i chiostri, le chiese, le sinagoghe, e gli oratorí de’ musulmani, dove il nome di Dio è invocato continuamente, sarebbero stati distrutti. Dio assisterà chi l’assiste (contro gli empj). Dio è forte, e potente.

42.  Assisterà coloro che, messi in possesso di questo paese, osservano esattamente la preghiera, fanno l’elemosina, comandano il bene, ed interdicono il male. Dio è il termine d’ogni cosa.

43.  Se l’accusano d’impostura (o Maometto) pensa che prima d’essi i popoli di Noè, d’Ad, di Themud, d’Abramo, di Loth, ed i Madianiti, ne accusavano i loro profeti. Mosè ancora è stato trattato d’impostore. Ho accordata una lunga dilazione agl’increduli, quindi li ho visitati col mio gastigo. Quant’è stato terribile!

44.  Quante città colpevoli abbiamo rovesciate! Ora esse sono deserte, e spianate; il pozzo ricolmo di terra, ed il castello fortificato non esistono più10.

45.  Non hanno essi viaggiato nel paese? I loro cuori sono incapaci di comprenderlo? non hanno forse orecchia per sentire? I loro occhi non son privati della vista; ma i cuori, sepolti nei loro petti, son ciechi.

46.  Ti stimoleranno di sollecitare il gastigo (che attendono). Dio non manca mai alle sue promesse. Un giorno presso Dio fa mille anni del vostro conto.

47.  Quante città colpevolí abbiam lasciato prosperare per un certo tempo! Alla fine le visitammo col nostro gastigo. Tutto ritorna a noi.

48.  Di’: O uomini! io sono un apostolo incaricato d’esortarvi.

49.  Quei ch’hanno creduto, e praticato il bene otterranno il perdono dei lor peccati, e dei favori generosi.

50 Quei che si sforzano di prevalere sopra i segni della nostra potenza, abiteranno l’inferno.

51.  Non abbiamo mandato prima di te alcun apostolo, che Satanasso non abbia gettato a traverso nella lettura (del Libro rivelato qualche bestemmia); [p. 168 modifica] ma Dio riduce a nulla ciò che Satanasso getta a traverso, e conferma i suoi segni11.

52.  Ma Dio permette di farlo affinchè le suggestioni di Satana sieno una prova per quei, il di cui cuore è attaccato d’una malattia, il di cui cuore è indurito (i cattivi sono caduti in uno scisma ben lontano dalla verità),

53.  Affinchè quei ch’han ricevuta la scienza sappiano ch’il Corano è una verità che proviene dal Signore, affinchè credano, che i loro cuori s’umiliino dinanzi a Dio; poich’egli guida quei che credono nel sentiere retto.

54.  Gl’infedeli non cesseranno di dubitarne finchè l’ora non li sorprenda all’improvviso, o che il giorno del gastigo sterminatore li visiti.

55.  In quel giorno l’impero sopra ogni cosa resterà a Dio, che giudicherà gli uomini; allora quei ch’avranno creduto, e praticate le buone opere andranno ad abitare i giardini di delizie,

56.  Mentre che gl’infedeli ch’han trattato i nostri segni di menzogne, saranno abbandonati al supplizio ignominioso.

57.  Dio accorderà una bella ricompensa a quei ch’avranno emigrato per la causa di Dio, ch’avranno perduta la vita combattendo, o lontani dalla patria. Dio sa meglio di tutti accordare le ricompense.

58.  L’introdurrà (nei giardini) come meglio gli piacerà. Dio è sapiente ed umano.

59.  Così sarà. Colui che eserciterà rigorosamente delle rappresaglie per un oltraggio ricevuto, e ne riceverà un secondo, sarà assistito da Dio stesso. Dio ama di perdonare; è indulgente.

60.  Si è perchè Dio fa entrare la notte nel giorno, ed il giorno nella notte; ei sente, e vede tutto12.

61.  Si è perchè Dio è la verità stessa, perchè le divinità che invocate al di lui fianco sono false, e perchè Dio è il Sublime, il Grande.

62.  Non hai tu riflettuto che Dio fa scendere l’acqua dal cielo? Per essa l’indomane la terra si ricuopre di verdura. Dio è pieno di bontà, ed istrutto d’ogni cosa.

63.  A lui appartiene tutto ciò ch’è ne’ cieli, e sulla terra; è il Ricco, il Glorioso.

64.  Non vedete forse che vi ha sottomesso tutto ciò che la terra contiene? La nave corre pei mari per ordine suo; ei sostiene il cielo acciò non s’abbassi sulla terra, meno che quando vorrà permetterlo. Dio è pieno di bontà e di misericordia per gli uomini.

65.  Egli vi farà vivere, morire; poi vi farà risorgere. In verità l’uomo è ingrato.

66.  Abbiamo stabiliti de’ riti sacri da seguirsi da ciascheduna nazione. Cessino dunque di disputare con te su questa materia. Chiamali al Signore, giacchè sei sul sentiere dritto.

67.  Se disputeranno ancora, dirai loro: Dio conosce le vostre azioni. [p. 169 modifica]

68.  Dio deciderà le vostre vertenze il giorno della resurrezione.

69.  E che? non sai che Dio conosce tutto ciò ch’è ne’ cieli, e sulla terra? Tutto è notato nel libro, ed è facile a Dio.

70.  Essi adorano delle divinità insieme a Dio, abbenchè Dio non abbia loro mandata alcuna prova di questo culto, divinità di cui non sanno nulla. Ma gli empi non avranno alcun protettore.

71 Quando si leggono agl’infedeli i nostri (segni) vedi pingersi l’avversione sulla lor fronte; sono pronti a scagliarsi su quei che li recitano. Di’ lero: V’annunzierò io qualche cosa di più terribile? Dio ha promesso il fuoco a quei che non credono. Che spaventevole termine di viaggio!

72.  O uomini! vi si propone una parabola; ascoltatela. Quei che voi invocate a fianco di Dio non potrebbero creare una mosca, quand’anche si riunissero tutti; e se una mosca venisse a torre loro un qualche oggetto essi nen potrebbero ritorglielo. L’adorato, e l’adoratore sono egualmente impotenti.

73.  Gli uomini non sanno apprezzare Dio come egli lo merita; è forte e potente.

74.  Ei sceglie i suoi messaggieri fra gli uomini, e fra gli angeli, sente, e vede tutto.

75.  Conosce ciò ch’è dinanzi, e di dietro ad essi; egli è il termine d’ogni cosa.

76.  O voi che credete! piegate le vostre ginocchia, prostratevi, adorate il Signore, fate il bene, e sarete felici.

77.  Combattete per la causa di Dio come conviene di farlo; egli vi ha eletti. Non vi ha comandato nulla di difficile nella vostra religione, nella religione di vostro padre Abramo; vi ha chiamati musulmani (che si danno a Dio),

78.  Ben prima di noi, ed in questo libro ancora, affinchè il vostro profeta sia testimonio contro di voi, e voi contro il resto degli uomini. Osservate dunque la preghiera, fate l’elemosina, attaccatevi fermamente a Dio; egli è il vostro padrone; e che padrone, e che protettore!

Note

  1. La creazione d’Adamo, o la creazione immediata dalle mani di Dio.
  2. La creazione del resto degli uomini per mezzo della generazione.
  3. Maschio, o femmina.
  4. Ad litteram, in piedi sopra una punta, o sopra un precipizio.
  5. Ritorna ai suoi errori.
  6. Ecco quale può essere il senso di questo passo: Dio ajuterà il profeta qualunque siano gli artifizj de’ suoi nemici. Maometto disse loro braveggiandoli: Non vi resta che ad appiccarvi dalla disperazione, e dal dispetto. Le parole verso il cielo voglion dire solamente in alto, al soffitto della sua casa.
  7. Maometto insinua ai musulmani di radersi il capo, tagliarsi le unghie, etc. etc.
  8. Cioè, della Kaba, tempio della Mecca.
  9. Per riti, si devono intendere qui specialmente quei delle offerte di animali di cui è permesso nutrirsi.
  10. Il pozzo ricolmo, ed il castello fortificato fanno parte di alcuni monumenti, de tempi degli antichi popoli dell’Arabia.
  11. Alcuni autori arabi hanno creduto che questo versetto contenga un’allusione ad una di quelle allucinazioni di cui Maometto non era esente. Dicono che una volta recitando il versetto 19, cap. 53 in cui domanda che cosa sono Alozza e Allat (divinità arabe) per distrazione s’affrettò di rispondere egli stesso: Sono belle e degne giovinette che si devono adorare; e gl’idolatri presenti si prostrarono tosto in segno d’adorazione. Allora Maometto s’avvide del suo sbaglio. Altri credono che, in questo passo, si tratta in generale di qualunque suggestione di Satana, poichè la parola temenna che traduciamo qui per leggere, vuol dire anche desiderare, formar voti.
  12. Non vi è alcuna connessione logica fra questo versetto, e quello precedente.