Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/De l'empia Babilonia, ond'è fuggita
Aspetto
(Reindirizzamento da De l'empia Babilonia, ond'è fuggita)
Questo testo è completo. |
Francesco Petrarca - Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta) (XIV secolo)
De l'empia Babilonia, ond'è fuggita
◄ | Qui dove mezzo son, Sennuccio mio | In mezzo di duo amanti honesta altera | ► |
De l’empia Babilonia, ond’è fuggita
ogni vergogna, ond’ogni bene è fori,
albergo di dolor, madre d’errori,
son fuggito io per allungar la vita.
5Qui mi sto solo; et come Amor m’invita,
or rime et versi, or colgo herbette et fiori,
seco parlando, et a tempi migliori
sempre pensando: et questo sol m’aita.
Né del vulgo mi cal, né di Fortuna,
10né di me molto, né di cosa vile,
né dentro sento né di fuor gran caldo.
Sol due persone cheggio; et vorrei l’una
col cor ver’ me pacificato humile,
l’altro col pie’, sí come mai fu, saldo.