XIV secolo
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sonetti
Letteratura
Deh!, non mi domandar perch’io sospiri
Intestazione
31 maggio 2023
100%
Da definire
<dc:title> Deh!, non mi domandar perch’io sospiri </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Cino da Pistoia</dc:creator><dc:date>XIV secolo</dc:date><dc:subject>sonetti</dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Deh!,_non_mi_domandar_perch%27io_sospiri&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20230531150725</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Deh!,_non_mi_domandar_perch%27io_sospiri&oldid=-20230531150725
Deh!, non mi domandar perch’io sospiri Cino da PistoiaXIV secoloLe Rime di Cino da Pistoia.djvu
Deh!, non mi domandar perch’io sospiri;
Ch’io ho testè una parola udita,
E svarïato ha tutti i miei desiri:
Fuor della terra la mia donna è gita;
Ed ha lasciato me ’n pene e martìri5
Col cuore afflitto; e gli occhi l’han smarrita.
Parmi sentir che or mai la morte tiri
A fine, oh lasso!, la mia grave vita.
Rimaser gli occhi di lor luce oscuri
Sì ch’altra donna non posso mirare;10
Ma, credendogli un poco rappagare,
Veder fo loro spesso gli usci e’ muri
Della casa u’ s’andaro a innamorare
Di quella che lo cor fa sospirare.