Edipo a Colono (Sofocle - Romagnoli)/Quarto stasimo
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QUARTO CANTO INTORNO ALL’ARA
coro
Strofe
Se lecito è per me che la Diva invisibile
e te coi voti supplici
onori, o Re degl’inferi,
Edonèo, Edonèo1, deh, senza spasimi,
1650senza, ti prego, funereo travaglio,
scendere possa l’ospite
ai campi che gli estinti tutti ascondono,
nella dimora stigia.
Possa, deh, possa, in cambio
1655delle sciagure molte onde fu onusto,
un Dèmone esaltarlo; e sarà giusto.
Antistrofe
O sotterranee Dive2, e tu, mole invincibile
del can3, che, su le soglie
che niuno mai respingono
1660giace, ed il ringhio suo leva dai bàratri
d’Averno, ov’è custode inesorabile,
com’è fama perpetua!
Cerchi altro luogo, te ne prego, o figlia
della Terra e del Tartaro4,
1665tal fiera, mentre l’ospite
dei defunti si volge al lido inferno.
Te invoco, o Diva dal sopore eterno.