Favole di Esopo/Di una Moglie, ed un Marito

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Di una Moglie, ed un Marito

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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di una Moglie, ed un Marito
Di un Avaro, e d'un Campo fertile Dell'Aquila, dello Sparviero, e del Nibbio
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Di una Moglie, ed un Marito. 257.


U
na Donna di mala natura, essendo fortemente battuta dal suo marito per i suoi mali costumi, finse di esser morta, e giaceva in terra, così, non fiatava, nè si moveva. Il Marito conoscendo l’astuzia sua, disse: Ormai che la bestia è morta, io la voglio scorticare, e prese un coltello per incominciar da i piedi. Il che sentendo ella disse: Io non sono morta, e si levò in piedi.

Sentenza della favola.

La favola dinota, che vane sono l’insidie delle donne con l’uomo prudente.