Giuochi ginnastici raccolti e descritti per le scuole e il popolo/Parte prima. Preliminari/L'occorrente per i giuochi

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L'occorrente per i giuochi

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Parte prima. Preliminari - Il luogo per i giuochi Parte prima. Preliminari - Direzione dei giuochi
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III. L’OCCORRENTE PER I GIUOCHI.

1. Segnali.

Le linee principali, gli angoli, il segno del mezzo e quello del principio del giuoco, spesso hanno bisogno d’essere indicati o contraddistinti con oggetti o segnali da essere ben veduti anche da lontano. Si usano come segnali:

a) dei pali a punta lunghi m. 1,20, grossi 6 cm.;

b) delle vanghette, fatte secondo i suggerimenti dei prof. J. C. Lion e J. H. Wortmann, le quali servono assai bene per circoscrivere con sollecitudine uno spazio in un prato senza rompere il terreno (fig. 1 e 2, Tav. II);

c) dei cubi di pietra o di legno ad angoli e spigoli smussati, forati nel mezzo per incastrarvi delle aste o delle banderuole, che si adoperano quando il terreno è molto duro;

d) delle aste e dei bastoni. Tre aste tenute ferme verso la cima da un anello o ghiera di cuoio e posate a terra in piedi a modo di piramide, danno un segnale mobile e abbastanza visibile. Anche i bastoni Jäger si possono adoperare nello stesso modo;

e) delle banderuole col puntale di ferro e col manico di legno forte, lunghe circa m. 1.30, [p. 8 modifica]

TAVOLA II.
Segnali.

Fig. 3. [p. 9 modifica]le quali servono tanto per essere piantate in terra, quanto per essere aggiunte ai pali o alle vanghe (Tav. II, fig. 3);

f) dei cordini da distendere sul suolo o da appendere agli altri segnali. (Tav. II, fig. 3).

Per rendere più visibili i segnali, per indicar meglio i confini o le linee più importanti, e per dare nello stesso tempo un aspetto più gaio al campo, i pali e i manichi delle vanghette sono coloriti a larghe fasce bianche e rosse come le biffe degli ingegneri, e le banderuole sono di differenti colori secondo i partiti o le schiere che giuocano.


2. Contrassegni per i giocatori.

Molto spesso i giocatori hanno bisogno d’avere addosso qualche cosa che indichi la schiera alla quale appartengono o il numero d’ordine a loro assegnato o l’una cosa e l’altra, ossia devono avere un contrassegno.

a) Questo può consistere nel colore diverso d’una parte del vestito: così tutti quelli d’una schiera possono avere il berretto o la maglia, o questa e quello, d’un colore; e gli altri del partito avversario d’un altro.

L’usanza di portare vari colori nei giuochi è molto antica. Il Panvinio1 ad esempio, riferisce che i Romani nel Corso delle Carrette, o per distinguersi nel corso medesimo o per [p. 10 modifica]poter celebrare le glorie della parte vincitrice, si servirono di vari colori che furono il bianco, il rosso, il verde, il celeste, il dorato e il porporino, e dal colore di che essi erano vestiti prendevano il nome: de’ Bianchi, se di color bianco, de’ Rossi se di color rosso, e così successivamente 2. — Stefano Filopono in un manoscritto dedicato a Leone X, a proposito del giuoco del Calcio, così narrava: «V'è dunque in questa nobilissima e ricchissima città (di Firenze) un pomerio, a cui si dà il nome di Prato.... Quivi ogni dì, quando il sole piega a sera, si recano moltissimi giovani della nobiltà fiorentina divisi in due schiere eguali per numero, ma guernite di distintivi diversi, appiccati alle scarpe o al farsetto: là giuocano al Calcio dinanzi ad un gran numero di spettatori»3.

b) Oppure può consistere in una placca di zinco quadrilunga (cm. 10X8) ad angoli smussati, leggermente concava, tinta in rosso per un partito e in verde per l'altro, con una cifra nera nel mezzo (lunga cm. 2,5) e due fori dalle parti per potervi infilare due pezzi di nastro dello stesso colore della placca. Questa si ferma col [p. 11 modifica]nastro al braccio sinistro, e distingue assai bene il partito e l’ordine numerico dei giocatori.

c) Non potendo disporre d’altro, può servire da contrassegno anche il fazzoletto annodato al braccio.

3. Attrezzi principali.

Per i giuochi indicati in questo manuale occorrono: palle, racchette, mestole, tamburelli, bracciali, braccialetti, magli, appelli, cerchi, cerchietti ecc.

A)Palle. — a) Le palle secondo la materia con cui sono fatte o rivestite, si dicono di panno, di pelle, di feltro, di gomma e di cuoio; e possono essere greggio o colorate, piene o vuote, sode o morbide o soffici. Conforme il loro volume si distinguono in palline, palle, palloncini e palloni; e secondo l’attrezzo cori cui si percuotono, in palle da racchetta, da tamburello, da bracciale, da braccialetto: se si colpiscono con la palma o col pugno o col piede si dicono palle da palma, da pugno, da calcio.

b) Sono palle speciali:

1.° la palla frenata, detta anche a coda o a cometa, nella quale sono infilate delle strisce di cimossa o dei nastri di cotone o di seta, lunghi circa un palmo, allo scopo di diminuirne il corso e di poterla giocare anche in un luogo non tanto vasto;

2.° il pallone da bracciale e il palloncino da braccialetto fatti a spicchi di cuoio duro, conciato a posta, che si gonfiano con lo schizzatoio; [p. 12 modifica]

3.° il pallone con la maniglia fatto con quattro spicchi di cuoio grosso, ripieno di pelo di vitello, fasciato con tre cinghie incrociate, e munito d’una maniglia di cuoio morbido; (fig. 2, Tav. III);

TAVOLA III.
Pallone da calcio.



Fig. 1.
Pallone con la maniglia



Fig. 2.

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4.° il pallone da calcio formato da una vescica rotonda di gomma, la quale si gonfia per il tubetto con lo schizzatoio, ed è rivestita di cuoio sottile, tagliato in sette spicchi cuciti insieme: fra due di questi spicchi v’é un’apertura lunga 9 cm. attorniata da fori, nei quali è infilata una stringa sottile di cuoio, che serve ad aprire e chiudere questa specie di bocca, allorché occorre gonfiare il pallone (fig. 1, Tav. III).


c) Elenco delle palle:

1. Palla comune di panno (diametro 6 cm.).
2. Palla comune di pelle (6 cm.).
3. Palla di pelle, frenata.
4. Palla vuota, di gomma a parete semplice (7 a 8 cm.).
5. Palla vuota, di gomma a parete doppia (6 cm.).
6. Palla piombata e fasciata di rete (6 cm.).
7. Pallina di gomma (4 cm.) piena o vuota.
8. Palla piena, di cuoio (8 cm.).
9. Palla vuota, di gomma felpata (6, 5).
10. Palloncino vuoto, di gomma (da 10 a 12 cm.).
11. Palloncino vuoto, di cuoio, da braccialetto.
12. Palloncino vuoto, di cuoio, da bracciale.
13. Pallone vuoto, di gomma (14 cm.).
14. Pallone pieno, di cuoio (da 21 a 30 cm.) del peso da 1000 a 2200 gr.
15. Pallone pieno, di cuoio con la maniglia, (da 18 a 30 cm.) del peso da 850 a 2500 gr. (fig. 2, Tav. III).
16. Pallone vuoto, di gomma rivestito di cuoio, (da 21 a 25 cm.) del peso da 380 a 440 gr (fig. 1, Tav. III).

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B)Racchette. — La racchetta è una rete molto tesa di grossa minugia intelaiata in un ovale di legno fornito di manico (fig. 1, Tav. IV).


TAVOLA. IV.

Racchetta. Mestole.








Fig. 1. Fig. 2. Fig. 3.

Può essere fatta anche di una rete di spago, e allora serve per il giuoco del volano.

C)Mestole. — La mestola è un pezzo d’asse [p. 15 modifica]da una parte assomigliata a modo di manico, larga dall’altra; piatta di sopra e un po’ arrotondata di sotto.

V'è la mestola corta (fig. 2, Tav. IV) e la lunga (fig. 3, Tav. IV).

D)Tamburelli. — Il tamburello è un cerchietto di stecche di faggio sul quale, a mo’ di cembalo, è disteso e imbullettalo un disco di pelle concia di pecora o di vitello o di bufalo.

E)Braccialettì. — Il braccialetto é un piccolo zoccolo di legno vuoto, piallo di sopra e arrotondato di sotto, nel quale s’infila la mano, e si tiene impugnato per un bastoncino posto a traverso nella parte interna (fig. 3, Tav. V).

F)Bracciali. — Il bracciale é un toppo di legno vuoto come un manicotto, tutto dentato nella superficie esterna. Nella parie interna, in cui s’infila la mano e parte del braccio, v’è un bastoncino a traverso che serve per impugnatura (fig. 1 e 2, Tav. V).


TAVOLA V.


Bracciale. Braccialetto.





Fig. 1.
Pos. orizzontale.
Fig. 2.
Pos. verticale.
Fig. 3.
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G)Magli. — Il maglio é un piccolo martello di legno cilindrico con lungo manico (fig. 1, Tav. VI) che arriva dal piede alla cintura.


TAVOLA VI.

Magli e appello.

Sono adoperati come magli anche certi bastoni ricurvi da una parte (fig. 2, Tav. VI) o [p. 17 modifica]delle canne ripiegate come il telaio d’una lunga racchetta (fig. 3, Tav. VI).

H)Appelli. — L’appello è un arnese che s’adopera per il giuoco del Trucco. Consiste in una piccola callotta di ferro poco concava, con largo foro nel mezzo, (cerchietto), congiunta ad un manico rotondo di legno che da terra arriva alle spalle dei giocatori (fig, 4, Tav. VI).

I)Cerchi da rotolare. — Il cerchio da rotolare è di legno, alto almeno dal piede alla cintura e si fa correre picchiandolo con un bastoncino di legno.

L)Cerchietti volanti. — Il cerchietto volante è di legno dolce, ha un diametro da 20 a 30 cm. ed è fasciato da uno o più nastri a colori. Viene lanciato con due bacchette lunghe circa 70 cm.

M)Volani. — Il volano è un pezzetto di sughero o di legno leggiero, convesso nella parte di sotto e piatto di sopra. È fasciato di pelle e tiene infisse nella parte piatta, a guisa di corona, delle penne d’ala di piccione per lo più colorite.

Note

  1. Onofr. Panvinio. De Ludis Circensibus. Patavii 1642, Lib. 1 cap. 10.
  2. I colorì delle Carrette e delle Fazioni Alba (bianca) Rossata o Rubea (rossa), Veneta (verdemare), e Prasina (verde chiara), simboleggiavano l'inverno, l'estate, l’autunno e la primavera. Gli altri due colori Aurata e Purpurea furono aggiunti da Domiziano.
  3. Traduzione da una lettera di Stefano Filopono a Francesco Onesti nel 1518. Presso A. M. Salvini. Discorsi Accad. XII, vol. IV. Napoli 1786.