Guida della Val di Bisenzio/Parte seconda/17/rb

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Via di ritorno b. Per Casaglia o Secciano

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Via di ritorno b. Per Casaglia o Secciano
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[p. 143 modifica]Via b. per Casaglia o Secciano.

Dalla torretta del M. Maggiore, rivolti verso M. Morello, si scende giù per l’insenatura che subito si mostra lì sotto e si giunge ad un colle dove fan capo diversi viottoli frequentati dalle pecore, 15 min.; di qui chi vuole andare a Casaglia presso le Croci di Barberino, volge a sinistra e giunge alla Parrocchia in 35 min.

= Nella Chiesa di Casaglia si può vedere nella [p. 144 modifica] parete del coro un bel lavoro del Della Robbia; una Vergine col figlio e ai lati i SS. Pietro e Paolo; bellissima e naturale la posa del bambino: alcune figure sono un po’ danneggiate da fessure. =

Dalla Chiesa venendo a passare per la Casa Nuova, intorno alla quale sono grossi cipressi, si trova poco dopo un tabernacolo a destra; il sentiero che scende giù a sinistra conduce al Pontenuovo sulla via nazionale, (45 min.) (dal Pontenuovo a Calenzano Stazione ore 2,15) l’altro sale verso sud-ovest e conduce a Secciano (30 min.).

= Nella chiesa di questo villaggio che resta in una gola del torrente Tàghera o Rimaggio, si ammira sull’altar maggiore una grande tavola della scuola di Giotto, se non è di Giotto stesso: è un bel lavoro e assai ben conservato. In sagrestia si vede un piccolo crocifisso in ferro, di stile bizantino antichissimo. =

A Secciano si può venire dal M. Maggiore per una via più corta. Giunti al colle accennato di sopra, dove si parte il sentiero per Casaglia, si segue la crina verso sud-est ed arrivati all’ultimo cucuzzolo, detto La Cavallina (665 metri), si scende ad una casa che resta proprio sullo schienale del monte: il nome stesso ne indica l’ubiquità, si chiama lo Scrimolo e di lì volgendo a sinistra si va a Casaglia, a destra a Valibona e scendendo in basso a Secciano1.

Volendo continuare per la montagna, si attraversa il fosso e si risale a mezza costa la Carpineta delle Piaggie per un sentiero non faticoso; si viene [p. 145 modifica] alla spianata sotto il monte di Cantagrilli, si passa dal gruppo di case detto Le Querce, poi da Vezzano, un’antica casa colonica dove in altri tempi era una chiesuola, e volgendo un po’ a destra si piglia la via che seguendo la collina, al cui piede è la Chiesa di Carraia, scende a questo villaggio e raggiunge la via nazionale.

Ma chi ama scansare il polverone della via maestra, giunto a Carraia, pieghi a destra e vada a piè di quel poggiarello tutto boscoso che si vede laggiù a sud serrare e stringere la Val di Marina; si chiama Farneto, di là del quale in una valletta amena e tranquilla siede Travalle: di qua, a mezza costa sorge fra una selva di cipressi la Villa detta Monte Domini; si passa di sotto e rasentando la collina si giunge alla Marina e di qui salendo per un sentiero s’entra nella strada ruotabile che conduce alla Villa del Pratello, e giunti alle quattro strade, per andare alla Stazione di Calenzano si piglia quella che è opposta alla via che va a Travalle, e pervenuti alla Marina si segue la via nazionale e siamo a Calenzano2. Per venire a Prato si continua la via che lungo le falde del Poggio viene a Pizzidimonte ed alla Querce ed entra nella provinciale da Firenze a Prato.

Note

  1. Dal M. Maggiore a Secciano 50 min.; di qui si scende alla via nazionale in 1 ora guadando la Marina.
  2. Da Secciano per Carraia a Calenzano ore 2,45; a Prato 3,35.