Il Tesoro (Latini)/Libro V/Capitolo XXXIV

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XXXIV. Della tortola
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[p. 196 modifica]dietro villanamente; e molto ha a dispetto la laidezza de’ suoi piedi, e la sua carne è molto dura maravigliosamente, e di soavissimo odore1.


Capitolo XXXIV.


Della tortola.


Tortola è uno uccello di gran castitade, che dimora ne’ buchi degli arbori, e volentieri dimorano dilungi da gente. E quando le penne le sono cadute, fa cinque buchi e fa ’l nido de’ suoi figliuoli, e questo nido murano, e fasciano d’una erba, che ha nome sacchiel, per che alcuna cosa che contraria sia loro, non vi puote andare2.

E sappiate, che la tortola è sì amabile al suo marito, che quando ella il perde per alcuna cagione, mai non s’accosta a nessuno altro3, per castitade, o per paura ch’ello non torni4, che per [p. 197 modifica]

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corto olle il vanao molto corcando, o quando non

lo possono trovare, chò è perduto, allora osserva castitade, e più non beo acqua chiara, e non si posa mai in alcun ramo verde, anzi sempre in secco.

Capitolo XXXV.


Dell* avoltoio.

Avoltoio ò uno uccello molto grande simigliante alT aquila, e, secondo che dicono molti ’, egli sonte olore., più che niun altro animale; ch’egli sente la carogna più di cinquecento miglia ^ In quella parte ov’ olii usano di stare, è molta uccisione d’uomini, o grande mortalità di bestie \

1) Secondo che dicono molti, iii;iucn al x.

2) Il t: conoist odor d’ onte.

3) Il T; neis daoutre mer en faire il la charoigne.

4) Il t varia: et si dìenl cil qui l’ont en costume, que il ensuit les oslz des homes là où il doit avoir grani foison de charoignes; et ainsi devinent que en cel ost sera grant occision d’ ornes et de lestes. Due Codici del Chal)aille si accostano meglio alla lezione di Bono.

  1. Il t: est dure fierement, et de grant odor.
  2. Il t varia: tout yver maint es pertuis des arbres, por la plume qui li chiet, et son nif cuevre de foilles d’esquille por le lonf qui ne touche ses faons; car il nose aler là où cele herbe soit.
  3. Il t: ele ne quiert jamais autre mari.
  4. Il t: ou porce que ele cuide que ses maris viegne. Le lince appresso, mancano al t.