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L'opiggnóne diverze

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Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti letteratura L'opiggnóne diverze Intestazione 2 novembre 2022 25% Da definire

La priscissione der 23 settembre Cosa fa er Papa?
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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L’OPIGGNÓNE DIVERZE.

     Quante disputerìe! Senti che gghetto1
Per un gnente!2 Me pare la questione
De fra Ccucuzza e ’r vecchio Simeone.
Er fatto eccolo qui ssémprisce e schietto.

     Jer’ar giorno, Taddeo, Pio e Leone,
Tutt’e ttre sse n’annàveno a bbraccetto,
Quann’ècchete3 una tevola da un tetto
Che tt’acchiappa4 Taddeo sur coccialone.5

     Leone sartò indietro e ddisse a Ppio:
“Attaccàmosce6 er voto tutt’e ddua,
Ch’è stato un gran miracolo de Ddio.„

     Taddeo, allora, che ffasceva un sguazzo7
De sangue, repricò ppe’ pparte sua:
“Sì, è stato un ber8 miracolo der cazzo.„

9 ottobre 1835

Note

  1. Che chiasso.
  2. Per un niente.
  3. Quando eccoti.
  4. Colpisce.
  5. Sul capo.
  6. Attacchiamoci.
  7. Che faceva un guazzo.
  8. Bel.