La Cicceide legittima/I/CXLII

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Sonetti

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I - CXLI I - CXLIII
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L'Autore giunto a Venezia, invita colà D. Ciccio.

cxlii.
E
Ccomi al fin, dove in equoreo Regno

     Tutti ha gli studj suoi Febo introdotti;
     Ma senza il lume tuo par, che s’annotti,
     4Ond’egli stesso ha questi lidi a sdegno.
Vienne dunque ancor tu, che ben sei degno
     Di conversar con gli uomini più dotti,
     Ed in questi Accademici ridotti
     8Mostra tu pure il tuo sublime ingegno.
Vienne, D. Ciccio. Al tuo valor già parmi,
     Che risuonin gl’applausi, e il guiderdone
     11Già ti veggo apprestar di bronzi, e marmi.
Così avrà poi con nobil paragone
     Nelle lettere ancor, come nell’Armi
     14Venezia il suo Bartolomeo C....