La Cicceide legittima/II/LIV

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Sonetti

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La vecchia di Zeusi.

liv.
Z
Eusi, quel sì grand’uom nella pittura

     Ho letto, che dipinse al naturale
     Con un ceffo ridicolo e brutale
     4Una vecchia d’orribile figura;
Ma che poi nel mirar quella fattura
     Ne morì dalle risa: Or simil male
     Temo anch’io per D. Ciccio, essendo eguale
     8La causa, onde provvien la mia paura.
Però che nel mirar tanti ritratti,
     Che sempre similissimi al suo viso,
     11Benché in forme diverse, ho di lui fatti,
Temo, ch’un dì per l’abbondar del riso
     Gli spiriti compressi, e sopraffatti
     14Mi faccian restar morto a l’improvviso.