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La primaròla

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Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu corone di sonetti letteratura La primaròla Intestazione 17 novembre 2024 100% Da definire

Er ceco Vatt'a ttené le mano
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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LA PRIMARÒLA.1

1.

     È accusì? ggrazziaddio, sora Susanna,
L’avémo arzata poi la trippettona?
Che la bbeata Vergine e ssant’Anna2
Ve protegghino, e ssia coll’ora bbona.3

     E in che lluna mo state? Ah, in de la nona.
Eh, ar vede,4 si5 la panza nun inganna,
Pare che nun dev’èsse una pissciona,6
Ma ssarà arfine quer ch’Iddio ve manna.7

     Ve la sentite in corpo la cratura?
Dunque bboni bbocconi, e ccamminate;
E llassate fà er resto a la natura.

     Ggnente: tutte ssciocchezze. Voi penzate,
Pe’ llevàvve8 da torno9 la pavura,
Quante prima de voi sce so’10 ppassate.

15 settembre 1835.


Note

  1. [La primaiola.]
  2. [Che è la Lucina de’ Cattolici.]
  3. [In questa frase, che non s’usa altro che in simili casi, ci deve essere un vestigio dell’antica superstizione dell’oroscopo.]
  4. Al vedere: [a quanto si vede].
  5. Se.
  6. Non dev’essere una femmina. [Perchè, dalla conformazione che ha preso la pancia della donna incinta, credono di poter indovinare il sesso della creatura.]
  7. Vi manda.
  8. Per levarvi.
  9. D’attorno.
  10. Ci sono.
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LA PRIMARÒLA.

2.

     Come sarebbe?! Ho da cacà un maschiaccio?
Oh ddio, commare mia, nun me lo dite;
Ché sti maschiacci so’1 le calamite
De li guai. No’, ppiuttosto io nu’ lo faccio.

     Io so cche cquanno lo tienessi in braccio
Ggià ccrederìa vedello attaccà llite,
Ggià schiccherasse2 ggiù cquante acquavite
Cià ppadron Carlandrea drent’a lo spaccio.

     ’Na femminuccia armanco,3 poverella,
Quanno me la mannassi4 la Madonna,
Io me l’alleverebbe a mmollichella.5

     Un omo spesso spesso v’arimane
Senz’arte e ssenza parte; ma una donna
Sa ssempre come guadammiasse6 er pane.

15 settembre 1835.


Note

  1. Sono.
  2. Ingoiarsi.
  3. Almeno.
  4. Me la mandasse.
  5. Me l’alleverei accuratamente a mio modo, secondo il mio cuore. [“Me la tirerei sù a briciole di pane,„ direbbe un toscano. E mollichella corrisponde perfettamente a “briciola.„]
  6. Guadagnarsi.