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La rosa di Margherita

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occitano

Gabriel Azaïs 1911 1911 Emanuele Portal Indice:Antologia provenzale, Hoepli, 1911.djvu poesie La rosa di Margherita Intestazione 10 giugno 2024 25% Da definire

Tabò Alle donne
Questo testo fa parte della raccolta Antologia provenzale


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LA ROSA DI MARGHERITA.

Era la festa del villaggio, e le fanciulle di vent’anni, a braccio dei loro amanti, passeggiavano sotto l’ombre. Giovanna aveva un ramo d’iperìco, Lisa uno d’erica al suo corpetto, Luisetta un giglio selvatico. Margherita fra i suoi ditini bianchi Teneva una rosa sì bella, che ognuno: l’ha colorita qualche pittore, diceva maravigliato. Il suo amico disse: Non è vero, la rosa s’è cosi dipinta alle sue labbra, ove l’ha posata.


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Gabriel AzaTs

(1805-1888).

LA ROSO DE MARGARIDO.

Ero la tèsto del vilage,
E las filhetos de vint ans,
Bras à bras, ambé sous galants.
Se passejabou joust l’oumbrage.
Jano avió ’n brout de trescalans;
Liso, un de brugo à soun coursage;
Louiseto, un liri sauvage;
Margarido à sous detous blancs
Tenió ’no roso tant poulido
Que cadun: L’a ’ncoulourido
Quauque pintre, disiò ’spantat.
Soun amie dis: Es pas vertat;
La roso s’es atal pintrado
A sa bouqueto ount l’a pausado.
(S" D" di Béziers).
(Rtt’ tte des Langues Romanes, 1870).