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CI. Como el uero amore non è otioso

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CI. Como el uero amore non è otioso
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Como el uero amore non è otioso.          .ci.


     TRoppo perde el tempo chi non t’ama,
     dolce amor Iesù, sopra ogni amore.
Amor, chi t’ama non sta otioso,
     tanto li par dolce de te gustare,4
     ma tutta ora uiue desideroso,
     como te possa stretto più amare;
     ché tanto sta per te lo cor gioioso,
     chi no l sentisse, nol porrìa parlare8
     quanto è dolce a gustare lo tuo sapore.
Sapor che non si troua simiglianza,
     o lasso, ché l mio cor poco t’assagia!
     nulla altra cosa a me è consolanza,12
     se tutto el mondo hauesse & te non aggia;
     o dolce amor Iesù, in cui ho speranza,
     tu regge lo mio cor che da te non caggia,
     ma sempre più strenga lo tuo amore.16
Amor che tolli forza & omne amaro,
     et omne cosa muti in tua dolcezza,
     et questo sanno i sancti che l prouaro,
     che fecero dolce morte in amarezza,20
     ma confortolli il dolce lactuaro
     de te, Iesù, che uensero omne asprezza,
     tanto fusti suaue nel lor core!
Cor che te non sente, ben pò esser tristo;24
     Iesù, letitia et gaudio de la gente,
     solazzo non puote esser senza Christo,
     tapino, ch’io non t’amo sì feruente!
     chi far potesse ogni altro acquisto28
     et te non aggia, de tutto è perdente,
     et senza te sarebbe in amarore.
Amaro nullo core puote stare
     cui de tua dolcezza ha condimento;32
     tuo sapore, Iesù, non può gustare
     chi lassa te per altro entendimento,
     non sa né può el cor terreno amare;
     sì grande è el cielestial delicamento,36
     che non uede te, Christo, in tuo splendore.

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Splendor che dona a tutto l mondo luce,
     amor, Iesù, de li angeli belleza,
     cielo & terra per te si conduce40
     et splende in tutte cose tua factezza,
     et ogni cretura a te s’aduce,
     ma solo el peccator tuo amor despreza
     et partese da te, suo creatore.44
Creatura humana sconoscente
     sopra qualunche altra creatura,
     como te puoi partir sì per niente
     dal tuo factor de cui tu sei factura?48
     elli te chiama sì amorosamente,
     che torni a llui, ma tu li stai pur dura,
     et non hai cura del tuo saluatore.
Saluator che de la uergen nascesti,52
     del tuo amor darme non ti sia sdegno;
     ché gran segno d’amor allora ce desti,
     quando per noi pendesti su in quel legno,
     et nelle tue sancte mano ce scriuisti56
     per noi saluare & darce lo tuo regno;
     legge la tua scriptura buon scriptore.
Scripti sul sancto legno de la uita
     per tua pietà, Iesù, ci representa;60
     la tua scriptura già non sia fallita,
     el nome che portam de te non menta;
     la mente nostra sta di te condita,
     dolcissimo Iesù, fa che te senta64
     et strettamente t’ami con ardore.
Ardore che consumi ogni freddura,
     et sì purghi et allumini la mente,
     omne altra cosa fai parere oscura,68
     la quale non uede te presente,
     che omai altro amor non cura
     per non cessar l’amor da te niente
     et non ratepidar lo tuo calore.72
Calor che fai l’anima languire,
     et el core struggi de te infiammato,
     che non è lengua che l potesse dire,
     né cuor pensare, se non l’à prouato;76
     oimé, lasso, fammete sentire,
     de! scalda lo mio cor de te gelato!
     che non consumi in tanto freddore!
Freddi peccatori, el gran fuoco80
     nello inferno u’è apparecchiato,
     se in questo breue tempo, che è sì poco,

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     d’amor lo uostro cor non è scaldato;
     però ciascun se studie in omne luoco84
     dell’amor di Christo essere abrasciato
     et confortato dal suaue odore.
Odor che trapassi ogni aulimento,
     chi ben non t’ama, bene fa gran torto;88
     chi non sente lo tuo odoramento,
     o elli è puzzolente o elli è morto;
     o fiume uiuo de delectamento,
     che laui ogni fetore et dài conforto92
     et fai tornare lo morto in suo uigore!
Vigoros’amante, li amorosi
     en cielo hanno tanta tua dolcezza,
     gustando quelli morselli saporosi96
     che dà Christo ad quelli ch’anno sua contezza,
     che tanto sono suaui et delectosi;
     chi ben li assagia, tutto el mondo sprezza
     et quasi in terra perde suo sentore.100
Sentìtiui, o pigri et negligenti,
     basteui el tempo ch’auete perduto!
     o quanto simo stati sconoscenti
     al più cortese che si sia ueduto!104
     el qual promette celestial presenti,
     et mai nullo non ne uien falluto;
     chi l’ama, sì li sta buon seruidore.
Seruire a te, Iesù mio amoroso,108
     più sei suaue d’ogni altro dilecto;
     non può sapere chi sta de te otioso
     quanto sei dolce ad amar con affecto;
     giamai el cor non troua altro reposo,112
     se non in te, Iesù, amor perfecto,
     che de tuoi serui sei consolatore.
Consolar l’anima mia non può terrena cosa,
     però ch’ella è facta a tua sembianza;116
     che più de tutto el mondo è pretiosa
     et nobile e sopr’omne altra sustanza;
     solo tu, Christo, li puoi dar puosa
     et puoi empire de tutta sua bastanza,120
     però che tu sei solo suo maggiore.
Maggiore inganno non mi par che sia
     che de uolere quello che non se troua,
     et pare sopra omne altra gran follìa124
     de quel che non può esser farne proua;
     cusì fa l’anima che è fuor de la uia,

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     che uuol che l mondo li empia legge noua,
     et non può essere, ché l mondo è minore.128
Menorar si uuole lo cor uillano
     che del mondo chiamasi contento,
     che te uuole, Iesù, amor soprano,
     per terrene cose cambiare intendimento;132
     ma se el suo palato hauesse sano,
     che assagiasse lo tuo delectamento,
     sopra ogni altro li parrìa el migliore.
Migliore cosa di te, amore Iesù,136
     nissuna mente può desiderare;
     però deuerebbe el cor teco là su
     con la mente sempre conuersare,
     et omne creatura de qua giù140
     per tuo amore niente reputare,
     et te solo pensare, dolcissimo Signore.
Signor, chi ti uol dare la mente pura,
     non te déi dare altra compagnìa;144
     ché spesse uolte, per la troppa cura,
     da te la mente si suaga et esuìa;
     dolce cosa è amar la creatura,
     ma l Creatore più dolce che mai sia,148
     però che è da temere omne altro amore.
Amore & gilosìa porta la mente
     che ama Iesù che non li dispiaccia,
     et partesi al tutto da omne altra gente,152
     et te, dolce Iesù, suo cuore abraccia;
     omne altra creatura ha per niente
     enuerso la bellezza de tua faccia,
     tu che de omne bellezza sé factore.156
De te solo, Iesù, me fa pensare
     et omne altro pensier dal cor mi caccia,
     ch’en tutto el mondo non posso trouare
     creatura chi a me satisfaccia;160
     o dolce creatore, fammite amare
     et dammi gratia che l tuo amor mi piaccia,
     tu che d’omne gratia sei datore.
Damme tanto amore di te che basti164
     ad amarte quanto so tenuto,
     del grande prezzo che per me pagasti,
     sia per me da te reconosciuto;
     o Iesù dolce, molto me obligasti168
     a più amarte, ch’io non ho potuto
      posso senza te conforto hauere.
Conforta el mio cor che per te languesce,

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     che senza te non uole altro conforto;172
     se l lassi più degiuno, deliquesce,
     ché l cor che tu non pasci uiue morto;
     se l tuo amore assaggia, reuiuesce;
     or n’aiuta, Christo, in questo porto,176
     tu che sei sopra ogni altro aiutatore!
Aiutami, amor, ch’io non perisca,
     amor dolce per amor t’adomando;
     pregoti che l tuo amor non mi fallisca,180
     receui i gran sospiri ch’io te mando;
     ma se tu uoli ch’io per te languisca,
     piaceme, ch’io uo morire amando
     per lo tuo amore, dolce redemptore.184
O redemptore, questo è l mio uolere:
     d’amarte et de seruir quanto io potesse;
     o dolce Christo, deggiati piacere
     che l mio core del tuo amor si empiesse,188
     quella hora, buon Iesù, mi fa uedere
     ch’io te solo nel mio core tenesse
     et tu me fussi cibo & pascitore.
Pascime de pane celestiale192
     et famme ogni altra cosa infastidire;
     cibo de uita sempre eternale,
     chi ben t’ama, mai non può perire;
     famme questo gran dono spetiale196
     che te, dolce amor, possa sentire
     per pietate largo donatore.
Doname de te, dolcissimo, assaggiare;
     per te sopr’omne cibo delicato200
     uoglio de tutto degiunare;
     chi ben t’assagia, la lengua e l palato
     tutto lacte et mele li fai stillare,
     et d’omne altro amore el fai leuato204
     et renouar la mente en tuo feruore.
Feruente amor di te li dà Iesù
     chi canta el detto di sì grande alteza,
     mentre che uiue en terra de qua giù,208
     tu reggi la sua uita en gran necteza,
     et poi gli da’ el solazzo de là su,
     che prenda gioia de la tua conteza
     et sempre regni teco, uero amore.212