Le Ricordanze (Rapisardi 1894)/Parte seconda/Nel Natale

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Parte seconda - Nel Natale

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NEL NATALE




La cornamusa del Natal, la mesta
     Musica dei pastori,
     Vien sotto al mio balcon, viene e mi desta
     Co’ mattutini albori.
     
Malinconico, incerto all’aure vane
     Ondula il pio concento;
     Uggiola per le vie rigide il cane,
     Fischia a’ miei vetri il vento.
     
Care gioje infantili, aurei fantasmi
     Della mia prima aurora,
     Ingenue fedi, ardenti entusiasmi,
     Morti non siete ancora!

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Veggio al mio freddo letticciòl d’intorno
     Danzar la mia speranza;
     Torna alle rose ch’io sognava un giorno
     La giovanil fragranza.
     
Piove un balsamo pio in su’ mortali
     Sensi del mio dolore;
     Bianco aleggia sui tiepidi guanciali
     Il mio sogno d’amore.
     
Splende un raggio di sole entro l’amato
     Sguardo che il cor mi tocca;
     Arde la brama d’un gentil peccato
     Nella socchiusa bocca.
     
Vieni, oh vieni, amor mio, lieve siccome
     Foglia di fior sul rivo;
     Chiuderò fra le tue nitide chiome
     Il mio bacio furtivo.
     
Vieni, saprai perchè fiorisca al sole
     La gelida foresta,
     E perchè al suono delle tue parole
     Balzi il mio core in festa.

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Ma il suon già manca. Allo spiraglio incerto
     Manda l’alba il suo lume;
     Lascianmi i sogni miei freddo e deserto
     Su l’incresciose piume.
     
Cessato è il suono. Io derelitto e muto
     Col mio dolor rimango...
     Caro amor mio, ti mando il mio saluto,
     Bacio i tuoi fogli, e piango.