Le cariche nove

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Giuseppe Gioachino Belli

1847 Indice:Sonetti romaneschi V.djvu sonetti letteratura Le cariche nove Intestazione 2 novembre 2022 25% Da definire

La musicarola Sora Crestina mia, pe un caso raro
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1847 e 1849

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LE CARICHE NOVE

     Che scombussolo, eh? che mmutazione!
Da quarche ggiorn’impoi dove t’accosti
Nun trovi ppiù ggnisuno a li su’ posti;
E chi pprima era Erode oggi è Nerone.

     Si cqua ddura accusì nemmanco l’osti
Faranno ppiù l’istessa professione,
Ché cqui adesso oggni sceto de perzone
Sfodera li su’ meriti anniscosti.

     Preti, sbirri, prelati, mozzorecchi,
Spie, cardinali, ggiudisci, copisti,
Te li vedi frullà come vvertecchi.

     Spiggneno tutti, e vann’avanti, vanno;
Ma in tanti pipinari e acciaccapisti
Chi ssa ar Papa che impiego je daranno?


. . . . . . . . 1847

Note