Le commediole
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1837
LE COMMEDIOLE.
Quello der Portogallo, che sse disce1
Re, sta a Rroma a ccredenza,2 e cciàrza3 trono.4
Quello de Francia pubbrica er perdono,
Eppoi strilla: “Ah mmundiù!5 mmo sso’ ffilisce.„6
Quel’antro de li Greghi, ch’è er più bbono,
Se farebbe arrostì ssu la scinisce7
P’er zu’ popolo; e intanto nun disdisce
Le truppe che Ppapà jje mannò in dono.8
Lo Spaggnolo dilibbera la Spaggna
A ccannonate;9 e Ssuarfa romano10
Piaggne er fraggello de la fame e mmaggna.11
Misùreli accusì ’na quarta rasa12
E una corma,13 per dio!, so’14 ssempre un grano;
E ffanno tutti er teatrino in casa.
25 maggio 1837.
Note
- ↑ Si dice.
- ↑ [A spese nostre. V. la nota 7 del primo de’ due sonetti precedenti.]
- ↑ Ci alza.
- ↑ Don Michele I di Braganza e Alcantara alzò trono pel baciamano del san Michele 1836. Fu a porte chiuse, ammessi i soli di lui confidenti, presi fra i più screditati cittadini di Roma e innalzati al grado di ciambellani e grandi dignitari di corte.
- ↑ [Mon Dieu!]
- ↑ Il re Luigi Filippo di Borbone, proclamata per necessità la generale amnistia politica (sotto alcune riserve fondamentali), abbracciò il suo ministro guarda-sigilli esclamando scenicamente: “Enfin je suis heureux!„
- ↑ Cinìce: “carbone trito,„ o “carbone di ramuscelli.„ [Corrisponde, dunque, alle voci toscane: polveraccio, tritume del carbone; brace, carbone di legna minute. Ma s’usa altresi (benchè il Belli qui non lo dica, e più innanzi, nella nota 5 della pag. 139, paia negarlo) nel senso del toscano cinigia, cioè di “cenere calda, dove sia ancora qualche favilla di fuoco.„]
- ↑ Otone di Baviera, re dell’Ellade, ha pel riposo de’ suoi amatissimi sudditi prorogato clementemente di altri quattro anni il soggiorno de’ reggimenti bavari sul territorio greco.
- ↑ Don Carlos di Borbone massacra i diletti figli del suo cuore, onde liberarli dalla oppressione del regime costituzionale sotto le di lui dolci cognata e nipote, Cristina e Isabella.
- ↑ Sualfa, nome d’ironica intelligenza, [col quale per disprezzo si designa qualunque autorità aborrita, e può quindi significare: “Sua Maestà, Sua Altezza, Sua Eccellenza, ecc.„ Qui significa: “Sua Santità.„ E forse il vocabolo è composto di sua e alfa].
- ↑ Si allude alla carestia prodotta dalle convulsioni atmosferiche di questo anno e del precedente. La Santità di Gregorio XVI non fa che gemerne pei tipi della R. C. A.
- ↑ [La quarta era “una misura di capacità, che conteneva la quarta parte d’un sacco.„ E si diceva rasa, quando, empita di grano o d’altro, le si toglieva il colmo con la rasiera.]
- ↑ Colma. [“Misurali, insomma, in qualunque modo.„]
- ↑ Sono.