Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCLXXXIX

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Sonetto CCLXXXVIII Sonetto CCXC

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SONETTO CCLXXXIX.


V
Idi fra mille donne una già tale,

     Ch’amorosa paura il cor m’assalse,
     Mirandola in imagini non false
     4A li spirti celesti in vista eguale.
Nïente in lei terreno era o mortale,
     Sì come a cui del ciel, non d’altro, calse.
     L’alma ch’arse per lei sì spesso et alse,
     8Vaga d’ir seco aperse ambedue l’ale.
Ma tropp’era alta al mio peso terrestre,
     Et poco poi n’uscì in tutto di vista:
     11Di che pensando anchor m’aghiaccio et torpo.
O belle et alte et lucide fenestre,
     Onde colei che molta gente attrista
     14Trovò la via d’entrare in sì bel corpo!