Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CCXII

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Sonetto CCXI Sonetto CCXIII

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SONETTO CCXII.


S
Olea lontana in sonno consolarme

     Con quella dolce angelica sua vista
     Madonna: or mi spaventa, e mi contrista;
     4Nè di duol, nè di tema posso aitarme:
Che spesso nel suo volto veder parme
     Vera pietà con grave dolor mista:
     Ed udir cose onde ’l cor fede acquista
     8Che di gioja, e di speme si disarme.
Non ti sovven di quell’ultima sera
     Dic’ella, ch’i’ lasciai li occhi tuoi molli,
     11E sforzata dal tempo me n’andai?
I’ non tel potei dir allor, nè volli;
     Or tel dico per cosa esperta, e vera;
     14Non sperar di vedermi in terra mai.