Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CL

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Sonetto CXLIX Sonetto CLI

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SONETTO CL.


S
E ’l dolce sguardo di costei m’ancide,

     E le soavi parolette accorte;
     E s’Amor sopra me la fa sì forte
     4Sol quando parla, ovver quando sorride;
Lasso, che fia, se forse ella divide,
     O per mia colpa, o per malvagia sorte,
     Gli occhi suoi da mercè; sìcchè di morte,
     8Là dove or m’assecura, allor mi sfide?
Però s’i’ tremo, e vo col cor gelato,
     Qualor veggio cangiata sua figura,
     11Questo temer d’antiche prove è nato.
Femina è cosa mobil per natura;
     Ond’io so ben, ch’un'amoroso stato
     14In cor di donna picciol tempo dura.