Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLXXVII

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Sonetto CLXXVI Sonetto CLXXVIII

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SONETTO CLXXVII.


B
Eato in sogno, e di languir contento,

     D’abbracciar l’ombre, e seguir l’aura estiva,
     Nuoto per mar che non ha fondo, o riva:
     4Solco onde, e ’n rena fondo, e scrivo in vento;
E ’l Sol vagheggio sì, ch’ehli ha già spento
     Col suo splendor la mia vertù visiva;
     Ed una cerva errante, fuggitiva
     8Caccio con un bue zoppo, e ’nfermo, e lento.
Cieco, e stanco ad ogni altro, ch’al mio danno;
     Il qual dì, e notte palpitando cerco;
     11Sol' Amor, e Madonna, e Morte chiamo.
Così venti anni (grave, e lungo affanno!)
     Pur lagrime, e sospiri, e dolor merco:
     14In tale stella presi l’esca, e l’hamo.