Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CXL

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Sonetto CXXXIX Sonetto CXLI

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SONETTO CXL.


M
Irando ’l Sol de’ begli occhi sereno,

     Ove è chi spesso i miei dipinge, e bagna;
     Dal cor l’anima stanca si scompagna,
     4Per gir nel paradiso suo terreno:
Poi trovandol di dolce, e d’amar' pieno,
     Quantoal mondo si tesse, opra d’aragna
     Vede: onde seco, e con Amor si lagna,
     8Ch’à sì caldi gli spron, sì duro ’l freno.
Per questi estremi duo contrari, e misti,
     Or con voglie gelate, or con accese
     11Stassi così fra misera, e felice:
Ma pochi lieti, e molti pensier’ tristi;
     E ’l più si pente dell’ardite imprese:
     14Tal frutto nasce di cotal radice.