Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto XXXVI

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Sonetto XXXV Sonetto XXXVII

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SONETTO XXXVI.


Q
Ue’che ’n Tessaglia ebbe le man’ sì pronte

     A farla del civil sangue vermiglia,
     Pianse morto il marito di sua figlia
     4Raffigurato a le fattezze conte:
E ’l pastor ch’a Golia ruppe la fronte,
     Pianse la ribellante sua famiglia,
     E sopra ’l buon Saul cangiò le ciglia:
     8Ond’assai può dolersi il fiero monte.
Ma voi, che mai pietà non discolora,
     E ch’avete gli schermi sempre accorti
     11Contra l’arco d’Amor che ’ndarno tira;
Mi vedete straziare a mille morti:
     Nè lagrima però discese ancora
     14Da’ bei vostr’occhi, ma disdegno, ed ira.