Li vitturini de piazza

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Giuseppe Gioachino Belli

1835 Indice:Sonetti romaneschi IV.djvu sonetti caudati letteratura Li vitturini de piazza Intestazione 2 novembre 2022 25% Da definire

Le visscere der Papa Er comprimento a la siggnora
Questo testo fa parte della raccolta Sonetti romaneschi/Sonetti del 1835

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LI VITTURINI DE PIAZZA

     “Come va, ppadron Peppe?„ “Affari neri,
Padron Chiumella. Se ne fanno pochi.
Questo nun è ppaese da cucchieri:
Questo è ppaese da puttane e ccochi.„

     “Hai raggione. Io sto cqui da l’antro1 jjeri
Che straportai2 quer branco de bbizzochi
Pe’ ccinquanta bbajocchi a Vvill’Artieri3
Ar Vorto-santo4 e in tre o cquattr’antri lochi.„

     “E io? Quanno che stacco a la rimessa,
Disce: “C’hai fatto?” “Ho fatto un accidente”;5
E ’ggni ggiorno st’antifona è l’istessa.

     “Siggnore, eccheme6 cqua: vvò7 ccarrettella?
Vò ccarrozza eh sor E.„ “Moàh Peppe ggnente?„
“Nu l’hai visto da te? ggnente, Chiumella.„

23 settembre 1835

Note

  1. Dall’altro.
  2. Trasportai.
  3. A Villa Altieri.
  4. Al Volto-santo.
  5. Nulla.
  6. Eccomi.
  7. Vuole.