Malìa/Atto secondo

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Atto secondo

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Atto primo Atto terzo

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ATTO SECONDO

Grande stanza in casa di Massaro Paolo, con balcone in fondo. Cassettone e armadio rustici. Un uscio a destra dello spettatore. A sinistra, al muro, un altarino con un’immagine dell’Immacolata; sul tavolino che sta sotto di esso fiori a mazzo e sparsi.

  SCENA I.

  PAOLO e JANA
La padrona or tu sei; tu dèi gli onori
Far della casa in questo di
  JANA (scegliendo fiori, con voce fioca)
  PAOLO
Si, padre.
Verranno qui a goder la processione
Parenti, amici, vicine....
  JANA (c. s.)
Sì, padre.
  PAOLO
Si padre! Padre, sì!.... Scuotiti!... Cera
Lieta ci vuole e lieto cor!... L’armento
Non ti colpì la peste! La gragnuola
Non ti disperse i seminati!.... Intendo:
Ti corruccia l’attesa. Oh, non s’addice
Ad onesta ragazza un tal contegno!
  JANA (c. s.)
Padre, il sospetto è indegno
Di voi!

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  PAOLO (da sè)

Ben parla! La strappazzo a torto.
Il dubbio atroce è qui da ier risorto.
(tocca la fronte)
Questo mal che la martira
Natural cosa non è.
Muta, tetra qui s’aggira,
Piange, o brontola da sè....
Suda freddo, smorta al pari
D’un cadavere si fa:
E, convulsa, con le nari
Sanguinanti, in urli dà.
È male, d’amore! ripete il dottore.
Mal’opra, mal’opra! dottore, pens’io!
Mia buona figliuola! Mio povero cuore!
Oh, no, non doveva permetterlo Iddio!
Infiora l’altarino. (a Jana) A lei ti volgi
E fonte d’ogni bene.
Nel giorno sacro a lei, con larga mano
Le sue grazie dispensa.
  JANA (quasi tra sè)
Ah, non mi sente!
Non mi ascolta!....
  PAOLO
Che dici?
  JANA
„ Niente! Niente! „

(Prega l’immagine, a bassa voce, in piedi, con le mani giunte)

.
Signora del cielo, perdono!

La stanca mia mente delira!
Son come una paglia che il turbin raggira!....
Ridàmmi la pace, Signora del ciel!
Tu, Vergine pura, disperdi
Le impure mie ansie crescenti!
O Madre pietosa di tutti i dolenti,
Ridammi la pace, Signora del ciel!

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  PAOLO

Arriva gente; vieni
  JANA
No, lasciatemi quì
(Paolo esce).
  SCENA II
Cola e detta.
  JANA (vedendo Cola trasalisce).
Lui! Lui!
  COLA (fermato su l'uscio e rivolgendo la parola dentro)
Le fate
Un predicozzo, padre! Ella ha la testa
Più dura d’una pigna! Cognatina,
Come va?.... Come va?....
  JANA (agitatissima)
Bene.... No.... Male!
  COLA
Troppo da far vi date. Al par di specchio
Luce la casa. Benedette mani!
Io le vorrei baciar! Vostra sorella
Non vi somiglia; anzi l’opposta è Nella!
Qui venite; m’ascoltate:
Cose allegre vi dirò.
Quel cipiglio diradate,
Altrimenti me ne vo!
Vo’ vedervi sorridente:
Chi sta lieto mal non ha.
Chi si fissa con la mente,
Sul suo male, peggio fa.
Troppi fiori ha l’altarino;
Questo qui datelo a me.
Al mio cor starà vicino....

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  JANA

Ah, no, no!
  COLA
Che male c’è?
Che? sfogliarlo! Sì spietata
Perchè mai la vostra man?
  JANA (da sè)
Ah, Madonna Immacolata!
Più non reggo! Lotto invan!
  COLA
M’evitate con lo sguardo.....
Vi sto in odio così?
Non son orso o leopardo
Da sfuggirmi!
  JANA (scoppiando)
Peggio! Si!....
Peggio siete! Del tristo mio male
Voi l’artefice infame, voi, siete!
Mi gettaste con opra infernale
La malìa che patire mi fa!
  COLA
Io? Cognata!
  JANA (c. s.)
Godete! Godete!
L’opra vostra quest’oggi è compita!
Da me stessa mi sono tradita!
Ah, pietà del mio cuore, pietà!
  COLA
Zitta! Zitta!... M’amate? È il destino!
  JANA
V’amo e v’odio! Vi fulmini il cielo!
V’odio, sì, se mi state vicino;
Ma, voi lungi, delira il mio cor!

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V’amo e v’odio! Vi fuggo e v’anelo!

Schiava vostra ridotta son io!
Per disfar l’incantesimo rio,
Pianto ho indarno e pregato finor!
  COLA
Zitta!
  JANA
Peccato grande
È il vostro, Cola!
  COLA
Zitta!
La vostra e la mia stella
La nostra sorte han scritta!
(Da sè)
Amor di cognata
E gloria beata!
Veder vo’ se il proverbio
Ha detto il vero o no!
  JANA
Peccato grande! Aperta
L’inferno ha la sua gola!
  COLA
Cognata, in tutti i casi
Non ci andereste sola!
  JANA
(Tenta di abbracciarla).
Non mi toccate!.... Ah, quegli sguardi!
Ogni mia forza si sfa qual cera!
(Si abbandona un po’ tra le braccia di lui).
Ma tu non mi ami! Ma tu non ardi
Del fuoco istesso che mi dispera!
(Gli sfugge).

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Non mi toccate!.... Tra le tue braccia

(Torna ad abbandonarsi).
In quest’istante morir vorrei!
L’orrendo fato che mi minaccia
Sotto i tuoi baci sfidar saprei.
  COLA
Una promessa t’avea legata!
Fu mala sorte, Jana, per me
La maliarda qui Nedda è stata
Sarei felice ora con te!
  JANA
Ah! Che mai dìssi!.... Oh, mia vergogna! Via!
Via! Demonio voi siete!....
  COLA (tra sè)
Amor di cognata
E gloria beata!
Veder vo’ se il proverbio
Ha detto il vero o no!....
  SCENA III
Paolo, Nino e detti. Nedda, le amiche e le vicine
si affollano sul balcone.
  COLA (a Paolo)
E più tranquilla. Con le barzellette
L’umor nero io le scaccio.

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  PAOLO (chiamandolo in disparte)

Vieni qua.
  COLA (da sè)
Una predica, certo mi farà!
  NEDDA e Coro di donne (mentre Paolo parla con Cola e Nino con Jana).

  (Coro in iscena)

Che stuolo di confrati
Laggiù ne la piazzetta!
Pifferi e cornamuse
Precedon gli stendardi
Tutti di seta e d’oro!
Madonna benedetta!

  (Coro interno)

E viva, Maria,
Maria sempre viva!
E viva Maria
E chi la creò.
E senza Maria
Salvar non si può.

  PAOLO

La colpa è tua; sei uomo,
E i savio esser tu dei.
  COLA
Sopporto troppo!
  JANA
Nino!
Più non mi tormentate!
NINO
Ditemi almeno, Jana,
Ditemi i torti miei!
  NEDDA (dal balcone a Cola)
Conta fandonie al padre,
Con quella faccia tosta!

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  PAOLO (a Nedda)

Tu taci!
NINO (a Jana)
Ogni speranza
Dunque voi mi togliete?„
  JANA (smaniando)
Per darmi più martiro,
Tutti lo fate a posta!
  NEDDA e CORO (c. s.)
Oh, delle verginelle
Comincia la sfilata,
Ognuna il cero in mano!
Sembrano di colombe
Un lungo stuolo bianco!
Madonna Immacolata!
  COLA (additando Jana e Nino)
Guardate! Neppur quelli
Vivono in pace!
  PAOLO
Lascia!
Agli altri non badare!
  NEDDA (dal balcone)
Conta fandonie al padre!
  PAOLO (a Nedda)
Taci t’ho detto!

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  NINO

Ah, Jana
Quale tremenda ambascia!
Scioglierci! Dopo tanti
Sogni d’amore!
  JANA
È detta!
Mi afferra la pazzia!
Non veggo!.... Più non posso!
  NEDDA e CORO
Eccola! Jana, vieni!
Madonna benedetta!

(Mentre alcune s’inginocchiano, Nedda e altre amiche conducono Jana verso il balcone).

  JANA (pregando)

Benigno l’orecchio mi porgi,
Signora, Regina del cielo!....
Ah!.... No, non m’ode.... Non m’ascolta!
  PAOLO, NINO e NEDDA
Jana!
  JANA (disperatamente)
Io son dannata!.... Ogni preghiera è vana!....
No, voi pietosa madre non siete!
Non siete santa!
Pura? E all’inferno mano tenete
Quando c’incanta!
TUTTI (vorrebbero trattenerla)
Oh, ciel! delira!

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  JANA

Ella è la rea!
Giù la buttate!
No, benedetta non la chiamate
Cotesta ebrea!
Potea salvarmi! Non ha voluto!
Sia maledetta!
Non ha voluto!.... Non ha voluto!....
Sia maledetta! (cade in convulsione)
  TUTTI
L’opra infernale è manifesta!....
Qui c’è malia!
Un sacerdote!.... Altro non resta!....
Malia! Malia!
CALA LA TELA