Nè per allegro farmi, ov’io sospiro,
La bella studio vagheggiare Aurora;
Nè la vaga tra’ nembi Iri rimiro,
Ma qual vendemmia è di rubin più chiaro, 5E qual d’uva liquor via più s’indora,
In aurea tazza temperare imparo;
Ivi ad ognor pesco letizia, e come
Iri del Sole a’ raggi il seno innostra;
E come vibra d’oro Alba le chiome, 10Bacco al mio guardo dolcemente il mostra.