Opere di Gabriello Chiabrera/Le vendemmie di Parnaso
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Gabriello Chiabrera - Opere (XVII secolo)
Le vendemmie di Parnaso
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LE VENDEMMIE
DI PARNASO
Indice
- I. Su questa lira
- II. Lodasi la Vendemmia
- Parmi, caro Pizzardo
- III. Invito alla Vendemmia
- Belle Donne, che splendete
- IV. Che per bevere lascia di amare
- L'aria del volto mio
- V. Le querce pianti chi non teme orrore
- VI. Lascia le varie sete
- VII. D'ederosi corimbi ogni Uom verdeggi
- VIII. Nè per allegro farmi, ov'io sospiro
- IX. Bel nappo cristallino in coppa d'oro
- X. Quest'onda, che di porpora si tinge
- XI. Non saetta d'Amor, che in me si scocchi
- XII. Nè di quel che sì dolce Ischia matura
- XIII. Ha di rubini in sì vermiglio umore
- XIV. Miro, che i lidi tutti or son nevosi
- XV. Quest'ambrosia del ciel, che in terra vino
- XVI. Di questa Greca vite il caldo orgoglio
- XVII. In quel terso cristal profondo e largo
- XVIII. Tutto infocato alberga
- XIX. I sospir tanti confortar non ponno
- XX. Tosto che per le vene erra ondeggiando
- XXI. Se tuoi begli occhi vaghi
- XXII. Tutti gl'indugi a bere omai fian mozzi
- XXIII. Cogli vïola, o gelsomino, o croco
- XXIV. Vadano a volo i canti: anima pura
- XXV. Qual saggia frenesia
- XXVI. Sorga nuova Medusa
- XXVII. Se per orgoglio di beltà sospira
- XXVIII. Ch'io scherzando contrasti al duol profondo
- XXIX. Per soverchio d'età sento agghiacciarmi
- XXX. Degli uccellin pigliati alla ragnaja
- XXXI. Recati l'arco in man, cara Foloe
- XXXII. Corri alla grotta, o Clori
- XXXIII. Deh follemente desïati argenti
- XXXIV. Certo non è vin Greco
- XXXV. Scherzò lui, che dicea
- XXXVI. Chi fu de' contadini il sì indiscreto
- XXXVII. Donne, vi sembra strano
- XXXVIII. A che stancarsi all'Oceáno in seno?
- XXXIX. Che non prezza altro mestiere, che quello del bevere
- Nobile cavalier, vago d'alloro
- XL. Che non gode dell'acque
- Non così chiari Alfeo
- XLI. Che per la fredda stagione è da bevere
- Gonfio le gote
- XLII. Al sig. Giovan Battista Pinelli
- Damigella
- XLIII. Che non essendo ricco pensa solamente a provvedersi di vino
- Questo tronco di noce
- XLIV. Si attiene a bevere.
- Allor che in gioventute
- XLV. Al sig. Jacopo Cicognini. Invitalo con promessa di buoni vini.
- O Cicognino, o caro
- XLVI. Al sig. Bernardo Castelli Poichè al forte cavaliero
- XLVII. Che i suoi anni vogliono anzi bevere, che amare
- Perchè mostrarmi a dito?
- XLVIII. Invito a bevere
- Aure serene e chiare
- XLIX. Al cavaliero Ottavio Leoni pittore
- Se al tuo bulin gentile
- L. Al Vanni pittore
- Se nella tua pittura
- LI. Ch'egli è per bere, e non per amare
- Lungo sì puro fiume
- LII. Sull'età giovane, ch'arida suggere
- LIII. Ditirambo all'uso de' Greci
- In questa angusta Terra