Quest'ambrosia del ciel, che in terra vino
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XV
Quest’ambrosia del ciel, che in terra vino
Per uom s’appella, vien dal gran Vesevo,
Caro, e da riverirsi peregrino:
Col bicchier primo ogni tristezza obblio:
5E se a lui torno, ed il secondo io bevo,
Ratto, nè sa di che, ride il cor mio;
E dove il terzo non tralascio addietro,
Non ha, che io non le spezzi, arme il dolore:
Deh chi tre volte dunque il nobil vetro
10Men reca pieno, or che m’affligge Amore?