Non così tosto io miro

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Gabriello Chiabrera

XVII secolo Indice:Opere (Chiabrera).djvu Letteratura Intestazione 4 agosto 2023 75% Da definire

Begli occhi lucenti O Rosetta, che rossetta
Questo testo fa parte della raccolta Canzonette di Gabriello Chiabrera


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LXXI

Si consola con la sua Donna.

Non così tosto io miro
     Il vostro vago ardore,
     Che cessa ogni martíro,
     Onde m’affligge Amore;
     5Cotanto ha di valore,
     Occhi, vostra beltà.
Uscir dal fianco ardente
     Sospir non ha diletto,
     Ne fa sentir dolente
     10La lingua alcun suo detto,
     Ne giù per gli occhi al petto
     Pur lagrima sen va.
L’alma, che sbigottita
     Degli affanni mortali,
     15Ama fuggir la vita
     Per si fuggir suoi mali,
     Lascia in riposo l’ali,
     E più nel cor si sta.
Sgombra nuova dolcezza
     20Dal viso ogni mia pena,
     E non so qual chiarezza
     Mia fronte rasserena,
     Che d’atro duol ripiena
     Mette in altrui pietà.
25Tutta al fin si ravviva
     La mia vita amorosa,
     Qual fiore in fresca riva
     All’alba rugiadosa,
     O qual serpe squamosa
     30A’ Soli dell’està.
Tanto poss’io contarvi,
     Begli occhi, di mio stato;
     Ma se viene in mirarvi
     Altri si fortunato,
     35Deh quanto fia beato
     Chi mai vi....!