Novellette e racconti/LXX. Industre maniera di esplorare l'indole e le inclinazioni dei fanciulletti

Da Wikisource.
LXX. Industre maniera di esplorare l'indole e le inclinazioni dei fanciulletti

../LXIX. Medicina usata da' Medici nel curar sè stessi ../LXXI. Curiosi effetti che possono nascere dalla paura IncludiIntestazione 29 novembre 2013 100% Da definire

LXX. Industre maniera di esplorare l'indole e le inclinazioni dei fanciulletti
LXIX. Medicina usata da' Medici nel curar sè stessi LXXI. Curiosi effetti che possono nascere dalla paura
[p. 123 modifica]

LXX.


Industre maniera di esplorare l'indole

e le inclinazioni dei fanciulletti.


La prima sera del presente anno, dopo molte visitazioni richieste dalla civiltà del gennajo nel giorno del suo aprimento, mi riserberai per gli ultimi convenevoli di quel dì di andare alla casa di un mio buon amico ammogliato e arricchito dal cielo di più rampolli d’ulivo che inghirlandano la sua mensa, maschi e femmine. Trovai marito e moglie ch’erano al fuoco, della qual cosa io mi rallegrai grandemente; ma intorno aveano parecchi ragazzetti, della qual cosa non mi rallegrai punto. I puttini che aveano ricevuta la mancia del capo d’anno, erano tutti fuori di misura allegri, e perciò aveano una vigoria di voci insolita e una forza di ginocchia tale, cha assordavano le genti col cicalare e co’ salti. È vero che il padre e la madre, quando io vi entrai, fecero loro comandamento che si tacessero e stessero cheti, e così era per qualche tempo in generale, ma di tempo in tempo ad uno usciva una risata di qua, un altro faceva un saltellino di là; chi gridava: State fermo; un altro: Io non mi movo; e in fine il coro tornava ad intuonare insieme; finchè il padre deliberò di farnegli uscire della stanza in cui eravamo, onde essi andarono a nabissare altrove, e rimanemmo tre al fuoco. 1 pensieri nascono l’uno dall’altro. Si cominciò a parlare dell’educazione dei figliuoli. Il padre e la madre, i quali hanno in fantasia che io sia filosofo, volevano che io dicessi loro in qual modo si aveano ad allevare. Mi trovai a poco a poco impacciato in un ragionamento grave. Cominciai prima a dire che non tutti i figliuoli si debbono educare ad un modo; che si dee avanti esaminare le loro inclinazioni, e appresso avviargli a quella condizione di vita che meglio si acconcia al loro cuore e al cervello. Ma come si ha a fare, dice [p. 124 modifica]la madre, se si cambiano ogni momento, e secondo le occasioni mi pajono ora una cosa, ora un’altra? Non gli esaminate, dico io, quando hanno ora questa passione, ora quella, perchè secondo le voglie muteranno astuzia per acquistare quello che desiderano, o fuggire quello che abborriscono; ma fate gli esami vostri quando si trovano quieti e senza sospetto veruno. Anzi, per dir meglio, destate voi medesimi in loro una passione che non credano che sia tale e si scoprano agli occhi vostri da sè. Io non intendo, rispose il padre, quello che voi vogliate dire. Mentre che io andava fantasticando il modo di farnegli capaci, eccoli che nella via si ode a suonare una sveglia da un portatore della lanterna matematica. Costui, diss’io, vi spiegherà la mia intenzione meglio di me: fatel venire e mostrare ai figliuoli vostri le figurette sue. È chiamato: la festa dei putti fu uno strepito di mare in burrasca, tanto che io quasi pentito dicea in mio cuore: Oh, dove sei tu, Erode? Il portatore acconcia la sua cassetta; sono portati via tutti i lumi; il solo lanternino della macchina è acceso e fa chiarore nella muraglia: i putti tacciono. Notate, dico io al padre e alla madre, secondo le figure che usciranno, i movimenti e le parole dei figliuoli vostri. Comincia la vociaccia dell’uomo di Savoja: Eccoti il sole, la luna, le stelle, l’arca di Noè, gli animali e l’altre masserizie della cassettina: nessuno parla. Escono altre cose storiche: nessuno fiata. Eccoti un pastorello ed una pastorella che suonano e danzano, si pigliano per la mano, si fanno vezzi: i putti e le putte stridono di allegrezza, e le putte gridano: Oh bello! Eccovi a che pende la natura, dico io all’orecchio ai due. Escono di là a poco non so quai soldati a cavallo, marciano, fanno zuffa; uno dei putti si toglie di là dov’era e va sollecito a toccare il muro con mano, e mostra che quelli gli piacciono: il padre lo nota. Bello fu che uscirono certe figurette dette dal portatore il mondo alla riversa, fra le quali vedevasi un marito che filava, e la moglie col cappello alla sgherra e [p. 125 modifica]l’archibugio in ispalla; e la padrona di casa cominciò anch’essa a ridere sgangheratamente e scoperse il suo umore. Un filosofo che leggeva fece innamorare un altro dei maschi, e una danza di nani fu un iucamesimo per tutte le femmine, e fra le altre una di esse volea che si facesse rivedere più volte una giovane che si levava e metteva più volte la maschera. Finalmente si chiusero le apparenze, e nelle considerazioni fatte dopo si rise molto. Io mi licenziai con opinione che anche i più fanciulleschi diletti possano avere qualche sostanza quando sono dal cervello guidati.